Mariupol, cosa è successo veramente nella città martire?

Mariupol, cosa è successo veramente nella città martire?

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di Andrea Nicastro

Un assedio di altri tempi con la distruzione sistematica di palazzi, infrastrutture, ospedali. Tra 20 e 25 mila i morti di fame, freddo e bombe, tra cui quelli sepolti vivi sotto le rovine del teatro di prosa. E Kiev pensa gi a un processo modello Norimberga

La Mariupol del 24 febbraio 2022 non esiste pi. Ora ci sono molte Mariupol in attesa di combattersi. Dove c’era la citt sovietica nera di carbone,adesso c’ una guarnigione di 30mila soldati di Mosca con 80mila sopravvissuti all’assedio. Poi ci sono le altre Mariupol che vivono nei cuori dei profughi sparpagliati in tutte le citt ucraine. Le municipalit ospiti hanno fatto la conta. Quanti sono i dipendenti comunali tra i rifugiati? Quanti i medici? Le maestre? Quasi in ogni angolo d’Ucraina hanno creato una piccola Mariupol dove gli ex concittadini trovano i loro messi comunali, i dottori dell’ex ospedale, i documenti dell’ex anagrafe. In attesa di tornare a casa, a Mariupol. Bisogner combattere, distruggere quel poco che i russi hanno ricostruito, attraversare ancora la linea dell’orrore. Forse. Ma come ha detto Oleksii Reznikov, ministro della Difesa di Kiev, l’Ucraina vincer e far giustizia. I crimini contro l’umanit verranno elencati uno ad uno e i responsabili indicati per nome e cognome. Far storia come il Processo di Norimberga. Solo che si chiamer Processo di Mariupol.
Citt martire, simbolo, punto di non ritorno. Su ogni municipio dell’Ucraina c’ uno stendardo che chiede la libert per i difensori di Mariupol. Nei primi giorni di accerchiamento la gente continuava a credere di vivere nella seconda met del XX secolo. Era il mondo post guerre mondiali, post campi di sterminio, post gulag siberiani. Le guerre continuavano ad esistere, ma erano lontane. Cos doveva pensare anche Putin quando ha ordinato l’invasione dell’Ucraina: una parata. Invece Kiev resistette e Mariupol non capitol. Cominci l’assedio.
Prime bombe sulla citt gi nella notte del 28 febbraio a colpire gli impianti del teleriscaldamento. Poi le centraline elettriche. Poi l’acquedotto. Poi i tubi del gas. Nel giro di una settimana, Mariupol venne ributtata all’et delle caverne, al freddo, senza elettricit, senz’acqua. Trecentomila civili che non avevano creduto potesse accadere, si ritrovarono a scappare sottoterra dalle bombe. I condominii cominciarono a sgretolarsi sotto i colpi dell’artiglieria e a prendere fuoco. I 300mila diventarono fantasmi affamati, infreddoliti, increduli, umiliati. Gi questo basterebbe a gridare al crimine di guerra. Per il presidente Zelensky, fu un atto di terrore che verr ricordato per secoli. Il sindaco ucraino Vadim Boychenko dice che durante l’assedio morirono di fame, freddo e bombe tra i 20mila e i 25mila concittadini. Stima ragionevole: i satelliti mostrano almeno 11mila nuove tombe, ma gli inceneritori mobili russi hanno lavorato per mesi dopo la conquista. Perch non sono stati aperti corridoi per evacuare i civili?
Torturando Mariupol, il Cremlino voleva dare l’esempio. Il resto dell’Ucraina doveva capire a cosa andava incontro. Era la punizione collettiva contro chi osava opporsi al nuovo zar.
Perch sono stati bombardati siti civili come l’ospedale e il teatro di prosa? Non un ospedale qualsiasi, poi, ma il reparto di maternit. Non un teatro qualunque, ma il palazzo pi bello, al centro di tutti i crocevia, trasformato sin dal primo giorno in ostello per rifugiati.
9 marzo 2022: tre giornalisti dell’Ap diffondono le immagini di donne incinte che escono dall’ospedale devastato. L’ambasciata russa a Londra tweeta: una messinscena. Nel frattempo, una ragazza muore e un’altra scappa con indosso un pigiama a pois. Il tentativo di negare l’attacco da manuale di fake news.
16 marzo 2022. Il Teatro di prosa viene sventrato da due bombe d’aereo. Dopo mesi di indagini, Amnesty International definisce l’attacco un evidente crimine di guerra. C’erano tra le 400 e le 1200 persone sotto quel tetto. Davanti e dietro il palazzo grandi scritte visibili dall’alto: bambini. Decine di persone raccontano di essere uscite dalle macerie. Vengono recuperati appena 12 cadaveri, senza macchine sollevatrici non si salva nessuno.
Per Kiev sono morte schiacciate 300 persone, per l’Associated Press il doppio. Quando, un mese dopo, arrivano altri reporter in citt, l’odore di cadavere tra le macerie fortissimo. A dicembre quel che resta del teatro, tranne la facciata, stato demolito dalle nuove autorit russe. Ma tardi per cancellare le tracce del crimine, dei crimini. Sul teatro, sull’ospedale, sull’intera citt. tardi, ormai gi storia.

Nella foto, un fiore di papavero rosso di fronte a un edificio residenziale distrutto a Mariupol il 31 maggio 2022, durante l’azione militare russa in corso in Ucraina (Foto di STRINGER/AFP)

13 febbraio 2023 (modifica il 23 febbraio 2023 | 11:20)

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