Arbitra di volley si dimette: Considerata troppo grassa, a Egonu dico, anche questa è discriminazione

Arbitra di volley si dimette: Considerata troppo grassa, a Egonu dico, anche questa è discriminazione

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di Pierfrancesco Catucci

Lo sfogo su Facebook: Non sopporto pi di essere misurata e pesata come si fa con le vacche!. Lo sport dovrebbe unire, anzich emarginare

Nella foto pubblicata su Facebook mostra il suo volto sorridente, avvolto tra i riccioli scuri. Addosso ha la divisa da arbitro nazionale di pallavolo, un traguardo raggiunto dopo oltre una decina d’anni di gavetta nei campionati provinciali e regionali. Dove sarebbe tornata il prossimo anno per via del mancato rispetto di alcuni parametri fisici imposti dai regolamenti internazionali nei primi anni Duemila a cui le federazioni nazionali si sono adeguate. Cara Paola Egonu – scrive la calabrese Martina Scavelli rivolgendosi alla campionessa azzurra che, anche sul palco di Sanremo la scorsa settimana, ha raccontato degli episodi di razzismo che ha vissuto – tu sei nera, io sono grassa! (scritto tutto in maiuscolo a sottolineare con ancora pi forza il concetto, ndr). Per questo motivo stamattina ho comunicato le dimissioni dal ruolo di arbitro di serie B alla Fipav (Federazione Italiana Pallavolo).

Nel giorno di San Valentino Scavelli racconta le difficolt di rientrare nei parametri imposti dai regolamenti. Non sopporto pi di essere misurata e pesata come si fa con le vacche! sottolinea con durezza, portando inevitabilmente alla mente le denunce di tante giovani promesse della ginnastica artistica che nei mesi scorsi hanno scardinato un sistema di soprusi e violenze psicologiche legate al peso. Lo sport dovrebbe unire, anzich emarginare e io non voglio pi essere messa all’angolo per qualche centimetro o qualche chilo in pi. E poi spiega nel dettaglio le ragioni che l’hanno spinta a dimettersi: Ho superato i valori previsti di Bmi (l’indice di massa corporea, ndr) e circonferenza addominale (nulla di eccessivo). Ho ricevuto una penalizzazione di 3 punti nell’ambito del punteggio “Dirigenti di Settore” e l’esonero dall’impiego fino al raggiungimento dei valori previsti. La penalizzazione mi porter, a fine stagione, a passare dalla serie B al campionato regionale, facendo un enorme passo indietro. Parametri fuori norma, certo, ma di poco. Un poco che non scalfisce la qualit del mio servizio. Come se tre dita in pi sul mio girovita potessero mettere a rischio una partita di pallavolo che, tra l’altro, non prevede che l’arbitro corra per il campo come succede nel calcio. Le regole sono regole, io le ho accettate e le rispetto, ma non vuol dire che siano sacre e immutabili.

L’arbitro spiega quindi come dal 2007, l’anno in cui entrata in ruolo, abbia sempre cercato di rientrare nei parametri antropometrici, si sia autodenunciata quando li superava e addirittura autosospesa in attesa di rientrarci nuovamente. Ora, per, stanca e dice basta. Non sono disposta ad accettare che una carriera fondata sui sacrifici e sul massimo rispetto possa essere “calpestata” da imposizioni del genere che non prevedono soglie di tolleranza. Ho deciso di dire basta, per me e per tutti i grassi. Basta a delle regole che non sempre vengono fatte valere erga omnes. Basta alle vedute ristrette. Basta a un sistema che non si interroga se quei chili in pi nascano da problemi di salute o periodi particolari della propria vita. Basta a chi si basa sui numeri e sotterra le emozioni. La salute mentale, l’integrit di un individuo, la passione e il sacrificio di un essere umano valgono molto di pi di qualche centimetro di troppo! Da oggi inizia la mia battaglia per superare la discriminazione imposta da certe norme. Aiutatemi a fare sentire la mia voce perch non solo la mia voce. Sono grassa s! Ma anche di contenuti, voglia di lottare e speranza. Buona festa degli innamorati. Io oggi ho scelto di amarmi un po’ di pi.

15 febbraio 2023 (modifica il 15 febbraio 2023 | 11:23)

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