Mateo Retegui, chi è lattaccante pre-convocato dallItalia di Mancini. Con lui Andrea Compagno

Mateo Retegui, chi è lattaccante pre-convocato dallItalia di Mancini. Con lui Andrea Compagno

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Mateo Retegui gioca nel Tigre in Argentina. C’ anche lui fra i pre-convocati di Mancini, che si prepara alle prossime partite con l’Italia (contro Inghilterra e Malta)

Dopo Andrea Compagno, attaccante dello Steaua Bucarest — nato a Palermo nel 1996 — che ha fatto tanta, tantissima gavetta (al Pinerolo campava con 400 euro al mese) prima di concretizzare il suo grande sogno, adesso il turno di Mateo Retegui. I problemi in attacco per Roberto Mancini in vista delle qualificazioni a Euro 2024 contro Inghilterra (23 marzo) e Malta (26 marzo) sono evidenti: dagli acciaccati Immobile e Raspadori ai pochi titolari nelle rispettive squadre. Cos, appunto, il c.t. azzurro nel momento delle pre-convocazioni ha deciso di puntare prima su Compagno e poi su Retegui, classe 1999, nato in Argentina con doppio passaporto senza aver tuttavia mai giocato in Italia. Milita nel Tigre, ma di propriet del Boca Juniors. Mancini lo ha gi contattato e ora sar Retegui a dover decidere se accettare o meno il corteggiamento degli azzurri.

Pupillo di Totti

Infatti tutto dipende da lui: chiamato a scegliere tra Italia e Argentina. Una decisione ardua, anche perch non si torna indietro e l’Albiceleste campione d’America (l’Italia d’Europa) e del mondo (mentre noi in Qatar, cos come in Russia nel 2018, non siamo neanche andati). Intanto fa quello che dovrebbe fare un attaccante, cio segnare. In Superliga gi a sei gol in altrettante gare, con due doppiette (all’Estudiantes e al Belgrano). Figlio di Carlos El Chapa, c.t. dell’hockey su prato e oro a Rio 2016, El Chapito – questo il soprannome — cresciuto nel vivaio del River Plate prima di passare al settore giovanile del Boca. Nessun trascorso in Italia, nei nostri campionati. Ma la serie A l’ha sfiorata: piaceva a Francesco Totti, che stato tra i primi a credere in lui. Tanto che nel 2020 lo aveva ingaggiato per la sua scuderia di talenti proponendolo anche alla Roma, ma non se ne fece nulla. E chiss se la sua carriera si tinger di azzurro. Se accadr, non pu non venire in mente l’oriundo pi famoso, l’argentino Sivori. O Mauro German Camoranesi, campione del Mondo a Germania 2006 con la Nazionale di Marcello Lippi.

Compagno, dai dilettanti al sogno azzurro

L’altro volto dell’attacco, tanto nuovo quanto inaspettato, Andrea Compagno appunto. Gioca in Romania, nell’ex Steaua Bucarest. In stagione gi a quota 17 gol in 29 partite e il 22 aprile compir 27 anni. Alle spalle ha una storia tutta da raccontare: ha iniziato con le giovanili del Palermo, la sua citt. Poi il Catania prima di scendere fra i Dilettanti dal 2015 al 2018. Al Tre Fiori (San Marino), la stagione della svolta con 37 reti in 41 gare. Da l il volo destinazione Romania, prima al Craiova e poi al Fotbal Club FCSB: Con la gavetta e la testa giusta hai una marcia in pi. Io a Pinerolo vivevo con 400 euro di stipendio, ero giovane e a 1000 chilometri da casa. Non uscivo, perch non volevo chiedere i soldi ai miei genitori e per arrivare a fine mese facevo la spesa al supermercato con la calcolatrice. Non mi mai pesato. Il tornaconto arrivato, raccont alla Gazzetta dello Sport. Adesso per lui e Retegui il sogno azzurro pu diventare realt.

9 marzo 2023 (modifica il 9 marzo 2023 | 19:19)

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