Il matrimonio Jacobs-Daza tra vip, merengue e il video-invito agli ospiti

Il matrimonio Jacobs-Daza tra vip, merengue e il video-invito agli ospiti

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di Elvira Serra

Il «sì» di Marcell e Nicole a Gardone Riviera, nel Bresciano. Tra gli ospiti Malagò e Tamberi. Arrivano i parenti dagli Stati Uniti (ma tra loro non c’è il papà)

dalla nostra inviata

GARDONE RIVIERA (BRESCIA) — «Ti ho conosciuto ragazzo, e adesso sei un uomo». È stato Paolo Camossi, l’allenatore che lo ha accompagnato agli ori olimpici ed europeo, il primo a parlare (nei panni dell’emozionato testimone di nozze) alla cerimonia blindatissima con cui il re di Olimpia Marcell Jacobs e Nicole Daza sono diventati marito e moglie, nella Torre di San Marco a Gardone Riviera. Gli sposi erano arrivati in barca da Desenzano, prima lui, poi lei, ultima come vuole tradizione, avvolta in un abito da sirena con trasparenze e pizzi e scollo a vu sul décolleté, scelto qualche mese fa con la mamma nell’atelier milanese di «Nicole». Lo sposo, in Armani, ha dato il benvenuto con un abbraccio fraterno a Gimbo Tamberi, arrivato a bordo della sua decapottabile verde con la neo moglie Chiara Bontempi, sposata il 1° settembre a Pesaro. Grida entusiaste dei curiosi-tifosi appollaiati sul muretto del Vittoriale, dall’altra parte della strada.

La giornata

La festa era cominciata di mattina nel giardino di Villa Athena, il B&B dove l’amico di famiglia Alberto Papa in questi anni ha fatto costruire una pista per permettere al campione di allenarsi, a pochi metri dall’hotel della mamma, Viviana Masini, colonna e sostanza di Jacobs, madre e padre insieme della «motoretta umana», come lo aveva ribattezzato nonno Osvaldo quando da bambino correva come un pazzo fingendo di avere le ruote ai piedi. Un brunch vicino alla piscina ha riunito i parenti della sposa, arrivati dall’Ecuador, e quelli dello sposo, venuti dall’America, nonna Claudia in prima fila nel nome del padre, Lamont Jacobs, ancora una volta assente, ma presente nelle figure degli zii e dei cugini che hanno attraversato l’Oceano per essere accanto allo sprinter di acqua dolce, nato a El Paso e cresciuto con le «ciabatte» di pane burro e marmellata di nonna Rosanna a Castiglione delle Stiviere, prima di trasferirsi con la madre e il nuovo compagno nel Bresciano.

Musica e balli

C’erano tutti ed era una gioia vederli ballare la salsa e il merengue, chi con il sombrero in testa, mentre due ospiti con il costume mariachi sparavano (a salve) i colpi di un nuovo inizio: la vita di Marcell e Nicole con i piccolini Anthony e Meghan, arrivati dopo Jeremy, nato dalla precedente relazione del campione. Poi cambio d’abito e trasloco alla Torre di San Marco, la struttura acquistata da D’Annunzio nel 1925 che di fatto è un prolungamento del Vittoriale. Qui il presidente, Giordano Bruno Guerri, ha fatto trovare agli sposi lo stesso dono che il Vate fece al pilota Tazio Nuvolari, una tartarughina d’oro: «All’uomo più veloce del mondo, l’animale più lento».

Gli invitati

Gli ospiti sono arrivati uno dopo l’altro. Tra i primi, il compagno di staffetta a Tokyo Fausto Desalu; assente invece Filippo Tortu, che di quell’impresa d’oro aveva chiuso il cerchio. Il gioielliere delle fedi, Riccardo Risivi, ha raccontato come è nato il sodalizio con il campione: «Siamo diventati amici per caso, io e i miei due fratelli gli avevamo regalato un ciondolo con la bandiera dell’Italia prima che vincesse le Olimpiadi: gli abbiamo portato fortuna!». E sulle fedi: «Sono in oro bianco 18 carati, con un design a Dna, che contiene il simbolo dell’infinito, tempestate da brillanti naturali, del peso totale di tre carati». Dallo stesso laboratorio era arrivato l’anello di fidanzamento per Nicole: un diamante centrale taglio brillante di quasi un carato!

La luna di miele

«Se state vedendo questo video è perché siete delle persone molto importanti per me e Nicole», hanno detto Marcell e la fidanzata nel video-invito mandato ai 170 ospiti, divisi in 17 tavoli, ognuno con il nome di un fiore. E per la lista nozze: «La vostra presenza sarà per noi il dono più bello. Ma se desiderate farci un regalo aiutateci a contribuire al nostro viaggio di nozze». Destinazione Bali. Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, pure lui presente, ha però raccontato: «Marcell ha pensato anche a qualcosa di molto bello, per quelli meno fortunati…». E poi ha scherzato: «Questa è l’estate dei matrimoni (dopo Federica Pellegrini e Gimbo Tamberi, ndr), e non è ancora finita. A ottobre tocca a Elia Viviani ed Elena Cecchini».

La festa a oltranza

Presenti il coordinatore del Centro Nazionale Fiamme Oro della Polizia di Stato, Sergio Baldo, la mental coach che ha aiutato il velocista a tagliare l’«elastico» che frenava la sua corsa, Nicoletta Romanazzi, e Marco Ventura, che cura l’immagine del campione. Per tutti un ombrellino bianco all’ingresso (che non è servito) e per le signore un copri tacchi di gomma (per non rovinarsi le scarpe). Aperitivo a Villa Fiordaliso, cena a Villa Alba, festa a oltranza per quel «bambino abbandonato», come si è definito Jacobs nell’autobiografia Flash, che nel giorno del suo matrimonio è riuscito a misurare intorno a sé soltanto amore.

18 settembre 2022 (modifica il 18 settembre 2022 | 00:08)

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, 2022-09-17 22:23:00, Il «sì» di Marcell e Nicole a Gardone Riviera, nel Bresciano. Tra gli ospiti Malagò e Tamberi. Arrivano i parenti dagli Stati Uniti (ma tra loro non c’è il papà), Elvira Serra

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