di Valentina Santarpia
Errori ed orrori dei colloqui in dirittura d’arrivo per i candidati all’esame di Stato raccolti da Skuola.net, in forma rigorosamente anonima. Non mancano gli scivoloni dei commissari, in qualche caso beccati a giocare con il cellulare mentre i ragazzi esponevano l’argomento
L’autore della Divina Commedia? Garibaldi; un’opera di primo piano di Pirandello? Uno, Nessuno, Duecentocinquantamila; la poesia X Agosto di Pascoli storpiata in Per Agosto. Ma anche il dottor S de La Coscienza di Zeno di Svevo – lo psicanalista che aveva in cura il protagonista dell’opera – confuso con il Signor S, il malefico avversario dei Me contro Te, gli youtuber idoli dei bambini. Sono solo alcuni degli strafalcioni della maturit, evidenziati da un sondaggio di Skuola.net, che rileva: 6 maturandi su 10 sono stati “crivellati” di quesiti dalle commissioni, dopo il discorso multidisciplinare iniziale sviluppato sulla base di uno spunto proposto dai docenti.
I fasci? Avevano idee di sinistra
Dalla rassegna degli orrori da Maturit non poteva essere esonerata la storia. La strategia della “guerra lampo” (Blitzkrieg)? Per uno studente stata molto utilizzata durante la Prima Guerra Mondiale, quando invece ha fatto la sua comparsa solo nel secondo conflitto mondiale. Un altro maturando ha collocato le bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki dopo la fine della II Guerra Mondiale, quando invece furono uno dei fattori decisivi per lo stop alle ostilit. Non invece temporale ma geografico lo strafalcione di un candidato che ha legato il “New Deal” americano a Winston Churchill (che per era premier britannico) anzich a Roosevelt. Il revisionismo storico, per, ha toccato il suo apice durante il colloquio di quello studente che ha sostenuto la tesi secondo cui i fasci di combattimento promossi da Mussolini avevano in s ideali di sinistra . O quando si detto che, durante il Nazismo, gli ebrei venivano rinchiusi nei campi di concentrazione (e non di concentramento).
Il quadro di Dal? Lo ha dipinto Proust
Confuso anche il ragazzo che ha detto che “La persistenza della memoria” (quadro di Salvador Dal) un’opera di Marcel Proust (quindi letteraria). Qualcosa di simile avvenuto in un’altra scuola, dove un maturando pare abbia detto che Giovanni Pascoli era un pittore, collocandolo addirittura con precisione chirurgica nel movimento avanguardista “Die Brcke” (Il Ponte), quest’ultimo peraltro nato in Germania.Una ragazza confessa di aver detto che Giacomo Leopardi stato un poeta del ‘900 (quando invece ha visto a malapena la prima parte dell’800). Un’altra ha inquadrato il famosissimo quadro “Il Quarto Stato” di Giuseppe Pellizza Da Volpedo nel filone “realista” (peccato sia un’opera chiave della corrente “divisionista”). In questa categoria pu essere fatto rientrare pure quel maturando che ha ricondotto il superuomo di D’Annunzio alla lezione di Sigmund Freud e non, come invece , a quella di Nietzsche. Cos come, sempre per restare sugli orrori filosofici, c’ chi ha erroneamente detto che la teoria del “noumeno” di Schopenhauer fosse figlia di quella gi sviluppata da Marx (e non da Kant).
T4 o T9?
Anche i commissari hanno avuto degli scivoloni. Un’insegnante avrebbe ribattezzato l’operazione T4 – ovvero il programma di pulizia etnica ideato dai nazisti, incentrato sull’eliminazione dei disabili e dei malati incurabili – chiamandola operazione T9 (cio il sistema di scrittura utilizzato da smartphone e tablet). La “trance agonistica” dei docenti ha tratto in inganno pure quel professore che, preso dall’entusiasmo, ha chiesto al candidato Quanti figli aveva Gustav Klimt? oppure un altro che si lasciato andare a un fuoco di fila di quesiti un tantino fuori contesto: Che differenza c’ tra Tokyo e Kyoto?, Qual il fuso orario del Giappone?, Quale fiume attraversa Las Vegas? (per la cronaca, Las Vegas non attraversata da nessun fiume).
Un giochino di troppo
Senza dimenticare, infine, momenti di imbarazzo e figuracce in serie dovuti alla tensione del momento.Un maturando, racconta uno spettatore di un colloquio orale, in preda al classico buio in testa ha iniziato a fissare il muro quasi estraniandosi dal contesto. Pi di un insegnante, invece, pare abbia confuso i programmi delle due classi che gli erano state affidate, proponendo cos documenti su temi non trattati o ponendo domande spiazzanti. C’ chi, mentre lo studente tentava di rispondere nel migliore dei modi, stato beccato a giocare al cellulare. E persino chi, rischiando di far crollare in un attimo il castello costruito in anni e anni di scuola, si lasciato andare ad un infelice: Mi hanno imparato.
7 luglio 2023 (modifica il 7 luglio 2023 | 17:22)
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