Maturità 2023, Corlazzoli: Tracce da Striscia la Notizia e lontane dalla realtà. Quella su Bianchi una strumentalizzazione che si doveva evitare [INTERVISTA]

“Una maturità da Striscia la Notizia. La traccia su Bianchi sull’opportunità o meno della maturità light è una chiara strumentalizzazione. E questo una politica seria non dovrebbe farlo”.

Sono le parole che il giornalista e insegnante Alex Corlazzoli ha rilasciato ad Orizzonte Scuola in merito alle tracce della prima prova della maturità 2023.

Secondo Corlazzoli, le “altre tracce sono proposte fuorigioco, non guardano realmente alla scuola di oggi. Quasimodo e Moravia non vengono letti, difficile trovare qualcuno che riesca a fare Quasimodo o Moravia“.

Inoltre, secondo il maestro si tratta di “una maturità che i nostri ragazzi non potevano affrontare serenamente. E che anzi è stata costruita per fare in modo che in molti potessero scegliere le tracce più abbordabili“.

“Poi ad esempio – prosegue Corlazzoli, ha sorpreso la traccia su Chabot, una proposta che nemmeno molti di noi hanno letto. Questa retorica del nazionalismo e della nazione, d’altronde, rispecchia le idee del Governo“.

E ancora: “belle le tracce di Oriana Fallaci e Piero Angela. Quella su Angela potevamo aspettarcela forse. Fallaci la vedo più una scelta da liceo“.

Insomma, quale giudizio a questa maturità 2023? “Credo sia la maturità più lontana possibile dalla realtà, dai sentimenti e le emozioni dei nostri ragazzi“.

Maturità 2023, prima prova: ecco le TRACCE. Quasimodo, Moravia e Angela tra gli autori proposti