“È sconcertante. Quale confusione, quale disagio, la pandemia? Assolutamente no. È la fine della scuola, in tanti anni si è riusciti a distruggerla e il risultato sono i falsi positivi di chissà quale disagio”.
Lo ha detto all’Adnkronos lo psichiatra Paolo Crepet, in merito a ‘uno stato di confusione’ che stanno vivendo i maturandi segnalato da una recente indagine di Skuola.net.
“C’è il disagio per la scuola, per l’esame ma non per andare a bere lo spritz – evidenzia Crepet – certo la scuola italiana promuove tutti in un tripudio di generosità e di gioia. Quando l’esame di maturità promuove il 99% degli studenti, vuol dire che è tecnicamente fallita”.
Secondo lo psichiatra “a pochi giorni dall’esame non si può non avere chiaro come questo si svolga, o non aver ancora compreso come si svolge la prima prova – sottolinea – ma allora mi chiedo in questi ultimi mesi, giorni, cosa è stato fatto, di cosa si è parlato in classe: non è possibile. Ma quale stato confusionale: queste sono le macerie di un bombardamento della scuola negli ultimi 30-40 anni. E credo che questo sia un gong, un allarme e che sia necessario intervenire in qualche modo perché questi ragazzi sarebbero il futuro, ma quale futuro”.
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