Maturità 2023, domanda commissari: cosa succede se, pur essendo obbligati, non si presenta entro il 5 aprile?

Scadono domani 5 aprile i termini per presentare domanda in qualità di presidenti e commissari esterni delle commissioni d’esame di Maturità 2023. Le domande si presentano su Polis Istanze online. Il 3 aprile è andato in onda un Question Time di Orizzonte Scuola per chiarire i dubbi sulle istanze, con Graziamaria Pistorino, rappresentante della Flc Cgil.

44:25 Cosa accade se, pur essendo in obbligo, non si presenta la domanda entro la scadenza?

“Il dirigente scolastico la richiamerà – spiega Pistorino -. Non è possibile non presentare domanda. L’esame di Stato chiama a raccolta tutte le energie della scuola di secondo grado: è quindi nella funzione docente partecipare agli esami. Si rischia anche una sanzione disciplinare. E’ come fare gli scrutini, i collegi dei docenti. Diventa un modo per completare la propria mansione di quest’anno scolastico. Il funzionamento dell’intera macchina della maturità ha bisogno di noi, e per funzionare ha bisogno di tutti.”

Non è invece tenuta a fare domanda la docente in maternità obbligatoria fino ad una data successiva alla scadenza per la presentazione della domanda, come spiegato al minuto 46:00

Chiusa la fase di presentazione delle domande su Istanze online infatti le segreterie scolastiche procederanno alla Verifica e convalida delle istanze di nomina degli aspiranti (Modelli ES-E e ES-1) nel periodo 11 – 26 aprile.

In questo periodo pertanto verrà eventualmente richiamato il docente che, in obbligo, non ha presentato la domanda.

Ricordiamo dalla nota ministeriale che hanno obbligo di presentare domanda in qualità di commissario esterno:

1. i docenti con rapporto di lavoro a tempo indeterminato (compresi i docenti assegnati sui posti del potenziamento di organico), in servizio in istituti di istruzione secondaria di secondo grado statali, se non designati commissari interni o referenti del plico telematico:
– che insegnano, nell’ordine, nelle classi terminali e non terminali, discipline rientranti nelle indicazioni nazionali e nelle linee guida dell’ultimo anno dei corsi di studio;

– che, pur non insegnando tali discipline, insegnano discipline che rientrano nelle classi di concorso afferenti alle discipline assegnate ai commissari esterni;

2. i docenti con rapporto di lavoro a tempo determinato fino al termine dell’anno scolastico o fino al termine delle attività didattiche, in servizio in istituti statali d’istruzione secondaria di secondo grado, se non designati commissari interni o referenti del plico telematico:

– che insegnano, nell’ordine, nelle classi terminali e non terminali, discipline rientranti nelle indicazioni nazionali e nelle linee guida dell’ultimo anno dei corsi di studio;
– che insegnano discipline riconducibili alle classi di concorso afferenti alle discipline assegnate ai commissari esterni, in possesso della specifica abilitazione all’insegnamento o di idoneità di cui alla legge n. 124 del 1999 o, da ultimo, di titolo di studio valido per l’ammissione ai concorsi per l’accesso ai ruoli.

Vi sono poi i docenti che hanno solo facoltà di presentare la domanda.

Hanno obbligo di presentare domanda in qualità di presidenti esterni i dirigenti scolastici in servizio preposti a istituti statali di istruzione secondaria di secondo grado e a istituti statali di istruzione nei quali funzionano corsi di studio di istruzione secondaria di secondo grado, nonché i dirigenti preposti ai convitti nazionali e agli educandati femminili.

Maturità 2023, domanda dei docenti per commissario esterno o Presidente, si svolge l’Invalsi, si lavora alle prove. Rush finale in vista degli esami [LO SPECIALE]

Rivedi la diretta del 3 aprile