Aumenta l’attesa per la maturità 2023, al via questa settimana, e con essa l’ansia dei maturandi, alle prese con la fase di studio “matto e disperatissimo” degli ultimi giorni che precedono le prove. Molti studenti stanno conducendo dei ritmi di studio serrati, spesso ripassando per ore e ore, anche facendo le ore piccole.
Casi di ansia raddoppiati
“I casi di ansia, soprattutto nella scuola media e superiore, sono quasi raddoppiati. Quindi, esiste un’ansia post-pandemia che i ragazzi portano allo sportello scolastico”. A dirlo all’Ansa è Giuliana Beghini Franchini, psicologa e psicoterapeuta di Bolzano e coordinatrice e supervisore del gruppo degli psicologi scolastici, sottolineando le conseguenze negative del periodo storico in cui gli studenti di oggi hanno vissuto in questi anni.
“In questo periodo, poi, l’ansia della maturità è aumentata – aggiunge Beghini Franchini – Certo la maturità c’è sempre stata e, forse, è rimasto l’ultimo rito di passaggio dall’età adolescenziale a quella adulta. Oggi, in un’epoca in cui i ragazzi sono sempre più spesso confrontati con la prestazione, col dover dimostrare di essere abili, questa prova è ancora più difficile e mette più in crisi”.
“Rispetto agli ultimi anni, è una maturità che affrontiamo con un pochino più di tranquillità – sostiene Laura Bonora dell’Intendenza scolastica italiana della Provincia di Bolzano – perché riprendiamo una cosa che conosciamo già. Saremo tutti in presenza, con le modalità solite. Naturalmente, nel periodo Covid, ci sono stati notevoli cambiamenti che hanno richiesto a tutti un notevole dispendio di energie”.
I consigli per il colloquio
A parlare dei rischi dello studio notturno continuato è stato lo psicologo Giuseppe Maiolo, che da anni si dedica ai temi dell’adolescenza e del disagio giovanile, che ha dato qualche consiglio ai maturandi. “Non illudetevi di eliminare lo stress della prova imponendovi lunghe ore di studio notturno – avverte – Evitate di farlo perché non serve. Non studiate, ma ripassate e date spazio anche allo svago, agli amici, alla musica. Fate delle soste, insomma”.
“Quando inizierà l’interrogazione – raccomanda ancora Maiolo ai maturandi – non rispondete in fretta e d’impulso, ma fate un bel respiro profondo, che può aiutare a calmarvi e a prendere il tempo per organizzare la risposta. Se siete molto agitati, ditelo agli esaminatori, perché anche manifestare apertamente ciò che si prova, serve a creare un clima adeguato”, ricorda l’esperto.
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