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di Redazione Scuola
Firmata l’ordinanza della Maturit. Esame al via mercoled 21 giugno. Il ministro assicura: Nella scelta delle prove scritte e nello svolgimento del colloquio d’esame si terr conto dell’eccezionalit del percorso scolastico affrontato nel triennio
Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara accoglie il suggerimento del Consiglio Superiore della Pubblica Amministrazione e promette ai maturandi 2023 che sar buono. Rivendica la scelta di tornare a un esame di Stato normale dopo gli anni del Covid ma assicura che ha ben presente le tante difficolt che sono stati costretti ad affrontare negli ultimi anni a causa dell’epidemia. In virt di questo, nella scelta delle prove scritte e nello svolgimento del colloquio d’esame si terr conto dell’eccezionalit del percorso scolastico affrontato nel triennio, valorizzando l’effettivo processo di apprendimento. Invito pertanto tutti gli studenti a vivere questo passaggio in maniera serena, consapevoli del loro impegno e degli sforzi fatti. Insomma, per la prima volta dal 2020, torna non solo il tema ma anche la temutissima seconda prova (versione di latino al classico, problema di matematica allo scientifico e cos via) che l’anno scorso era stata preparata dalle singole scuole. Ma – dice in sostanza il ministro Valditara -: state tranquilli, non saranno delle tracce impossibili.
Si parte dunque mercoled 21 giugno alle ore 8.30 con la prima prova scritta (durata della prova: sei ore); l’indomani, stessa ora, seguir la prova d’indirizzo. L’esame di Stato si diceva torna cos alla normalit salvo che per i Pcto (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento), che anche quest’anno non saranno requisito di ammissione ma potranno essere oggetto del colloquio. Tornano invece obbligatore le prove Invalsi, che per non fanno media ai fini della valutazione finale.
Tra le novit di quest’anno, l’introduzione della seconda prova scritta per gli Istituti Professionali di nuovo ordinamento. Si tratter di un’unica prova integrata che non verter su discipline scolastiche ma sulle attivit svolte durante il percorso di studi. Nel dettaglio, le commissioni declineranno le indicazioni ministeriali sulla base del percorso formativo effettivamente svolto e dei programmi degli istituti, in un’ottica di personalizzazione, partendo da una cornice nazionale generale di riferimento e dalla tipologia di prova individuata e trasmessa dal Ministero alle scuole, tramite plico telematico, il marted precedente il giorno di svolgimento della prova.
Nel colloquio, che come gi negli anni scorsi prender avvio da uno spunto iniziale (un’immagine, un breve testo, un breve video) scelto dalla Commissione, verranno valorizzati il percorso formativo e di crescita, le competenze, i talenti, la capacit dello studente di elaborare, in una prospettiva pluridisciplinare, i temi pi significativi di ciascuna disciplina. Questi ultimi saranno indicati nel documento del Consiglio di Classe – che le scuole predisporranno entro il 15 maggio – di ciascuno studente. Nella parte del colloquio dedicata alle esperienze svolte nell’ambito dei Pcto o dell’apprendistato di primo livello, tenuto conto delle criticit determinate dall’emergenza pandemica, le studentesse e gli studenti potranno illustrare il significato di tali esperienze in chiave orientativa, anche in relazione alle loro scelte future. In sede d’esame saranno valorizzate le competenze di Educazione civica maturate durante il percorso scolastico.
9 marzo 2023 (modifica il 9 marzo 2023 | 19:08)
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