Orizzontescuola.it – Maturità 2024, due prove scritte confermate, ma lorale può cambiare. Il Ministero apre a possibili cambiamenti redazione

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La maturità saranno ancora soggetta a modifiche? A ottobre scorso, in un’intervista a La Stampa, il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, aveva confermato che “la struttura delle prove scritte non cambierà”. 

Tuttavia, il Ministro ha anche suggerito che è necessario “precisare meglio che cosa si intende per colloquio orale e come dovrà svolgersi”. Questo apre la porta a possibili riforme nel metodo di valutazione dell’orale.

Calendario e struttura dell’esame

L’esame di maturità 2024 avrà inizio il 19 giugno 2024, con la prima prova scritta fissata per le ore 8.30. Per gli studenti che richiedono sessioni suppletive, è prevista una data alternativa: il 3 luglio 2024.

  • La prima prova: Questa prova mira a valutare la padronanza della lingua e le capacità espressive e critiche. Gli studenti affronteranno argomenti che spaziano dall’ambito artistico a quello scientifico, scegliendo tra sette tracce proposte.
  • La seconda prova: Si concentra su discipline specifiche del corso di studi. Nei licei, la prova è nazionale, mentre negli istituti professionali verte su nuclei tematici fondamentali.
  • Il colloquio: È un’occasione per gli studenti di dimostrare la loro capacità di collegare diverse aree di conoscenza. Include anche la presentazione di progetti PCTO (percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento) completati durante gli studi.

La prima prova

La prima prova accerta sia la padronanza della lingua italiana (o della diversa lingua nella quale avviene l’insegnamento) sia le capacità espressive, logico-linguistiche e critiche degli studenti. I candidati possono scegliere tra tipologie e tematiche diverse: il Ministero mette a disposizione per tutti gli indirizzi di studio sette tracce che fanno riferimento agli ambiti artistico, letterario, storico, filosofico, scientifico, tecnologico, economico, sociale. Gli studenti possono scegliere, tra le sette tracce, quella che pensano sia più adatta alla loro preparazione e ai loro interessi. La prova può essere strutturata in più parti. Ciò consente di verificare competenze diverse, in particolare la comprensione degli aspetti linguistici, espressivi e logico-argomentativi, oltre che la riflessione critica da parte del candidato.

La seconda prova

La seconda prova riguarda una o più delle discipline che caratterizzano il corso di studi. Negli istituti professionali di nuovo ordinamento, invece, la prova verte su competenze e nuclei tematici fondamentali di indirizzo e non su discipline. Nel 2023 è tornata ad essere una prova nazionale (mentre lo scorso anno le tracce erano state elaborate dalle singole commissioni d’esame).

Il colloquio

Il colloquio si svolge dopo gli scritti e riguarda anche l’insegnamento trasversale dell’educazione civica. Si tratta di un colloquio in chiave multi e interdisciplinare: in poche parole, la commissione valuta sia la capacità del candidato di cogliere i collegamenti tra le conoscenze acquisite sia il profilo educativo, culturale e professionale dello studente. Prende il via da uno spunto iniziale (un’immagine, un breve testo, un breve video) scelto dalla Commissione. È la fase dell’Esame in cui valorizzare il percorso formativo e di crescita, le competenze, i talenti, la capacità dello studente di elaborare, in una prospettiva pluridisciplinare, i temi più significativi di ciascuna disciplina. Questi ultimi saranno indicati nel documento del Consiglio di Classe di ciascuno studente. Nell’ambito del colloquio il candidato espone, mediante una breve relazione e/o un elaborato multimediale, l’esperienza PCTO (percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento) svolta nel percorso degli studi.

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