Dopo le dichiarazioni del ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, sul ritorno alla modalità ante Covid dell’Esame di Stato, anche il presidente dell’Anp, Antonello Giannelli, ha espresso la sua opinione: “Tutti noi respiriamo una aria di maggiore normalità. Fatto salvo le notizie che arrivano dalla Cina: speriamo davvero di non dovere fare i conti con una nuova recrudescenza della pandemia ma se tutto andrà come deve si ritornerà alla normalità ante Covid”.
Accantonata la modalità scelta durante la pandemia, l’esame di maturità sarà così formulato:
- Il punteggio massimo delle prove finali sarà di 60 punti, mentre 40 sarà quello derivante dalla media dei voti e dalle esperienze svolte nell’ultimo triennio;
- le prove Invalsi ritornano e diventano requisito di ammissione alle prove, così come deciso nel 2017: si prevede almeno una prova suppletiva per disciplina;
- NON saranno invece elemento necessario all’ammissione i Pcto;
- commissione esterna: tre docenti;
- due scritti, con le tracce decise dal Ministero dell’Istruzione e del Merito;
- colloquio finale multidisciplinare.
La novità, ha ancora sottolineato Valditara, è che non andranno a realizzare una “valutazione delle competenze” ai fini del giudizio del maturando, ma una racconta di dati utili a “comprendere le competenze acquisite dalla comunità scolastica, non dai singoli“.