Maturità, gli studenti bocciano Bianchi

Maturità, gli studenti bocciano Bianchi

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La contestazione

Nel giorno di inizio degli esami di Stato non mancano le proteste studentesche, che rivendicano maggiore protagonismo nei processi di decisione delle prove

di Redazione Scuola

2′ di lettura

«Bocciamo Bianchi, sulla maturità ora decidiamo noi!» recita lo striscione dell’azione di

protesta svoltasi il 22 giugno (primo giorno della Maturità) da parte dell’Unione degli studenti, di fronte al ministero dell’Istruzione. «Nell’immaginare le linee guida dell’esame di quest’anno non si è tenuto conto delle difficoltà didattiche, dell’apprendimento ed emotive vissute degli ultimi anni dagli studenti, è un esame privo di senso – denunciano gli studenti – Il ministro continua a non convocarci per prendere le decisioni, non solo rispetto alla maturità, ma noi siamo disposti a mobilitarci finchè questo non avverrà».

La critica

«Non riteniamo che il percorso degli studenti si possa valutare attraverso questa modalità di esame – continua Bianca Chiesa, dell’esecutivo nazionale dell’Unione degli studenti – Al contrario sosteniamo un approccio che garantisca al soggetto in formazione di apportare elementi di soggettività e pensiero critico al processo valutativo, valorizzando la multidisciplinarietà e il totale percorso di studi dello studente». Con lo striscione principale, anche cartelli che formano una pagella per il ministro, che viene bocciato dagli studenti nell’ambito dei diritti e dell’ascolto verso gli studenti e vienepromosso per la repressione messa in atto durante le piazze di protesta di questo inverno.

«Durante tutto l’anno le studentesse e gli studenti del Paese si mobilitano esprimendo la necessità di cambiare il modello di scuola nel nostro Paese, dal diritto allo studio al benessere psicologico, dal diritto allo sciopero al miglioramento dell’edilizia scolastica. Quest’anno sono state occupate più di 100 scuole, migliaia di studenti sono scesi in piazza,abbiamo creato gli Stati Generali della scuola a Roma e siamo stati ricevuti alla Camera dei deputati. Nonostante questo il ministro continua a non ascoltare le studentesse e gli studenti e a non convocare le associazioni studentesche. Continueremo a mobilitarci», concludono gli studenti.

, 2022-06-22 09:29:00, Nel giorno di inizio degli esami di Stato non mancano le proteste studentesche, che rivendicano maggiore protagonismo nei processi di decisione delle prove, di Redazione Scuola

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