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Sarà proposta una norma al prossimo Consiglio dei ministri, seguirà una circolare esplicativa alle scuole. Per settembre si punta alla riapertura in presenza e in sicurezza
di Redazione Scuola
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Sciolto il nodo delle mascherine agli esami di maturità e terza media: non sarà obbligatorio indossarle per gli studenti, ma restano tuttavia raccomandate. La decisione, dopo l’acceso dibattito dei giorno scorsi, è stata presa il 13 giugno durante l’incontro tra i ministri della Salute e dell’Istruzione, Roberto Speranza e Patrizio Bianchi, al quale ha partecipato anche il presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro. Immediato il commento di Matteo Salvini, che su twitter scrive: «Accolta la richiesta della Lega, per il bene di studenti e insegnanti». Ed ha «prevalso il buon senso» secondo il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, che conferma che al prossimo consiglio dei Ministri (Cdm) previsto per mercoledì «potrà essere individuato il provvedimento».
Attesa norma ad hoc
Sulla possibilità di togliere la mascherina agli esami di terza media, che in alcune scuole in Italia sono già iniziati in queste ore, bisognerà però ovviamente attendere che la norma venga prima approvata al prossimo Cdm. Sarà dunque proposta una norma ad hoc e seguirà poi una circolare esplicativa alle scuole. La riunione tra i ministri Speranza e Bianchi, inoltre, porta avanti il percorso condiviso in vista del prossimo anno scolastico, per la riapertura della scuola a settembre in presenza e in sicurezza. Una decisione «a carattere nazionale» sulla questione era stata chiesta con fermezza dall’Associazione nazionale dirigenti scolastici (Andis), che ha contestato la precedente indicazione che demandava ai presidenti delle commissioni d’esame la scelta di far indossare o meno le mascherine.
Questione controversa
Ma su tali dispositivi di protezione le posizioni continuano ad essere diverse e vari esperti chiedono una maggiore prudenza: per il virologo Fabrizio Pregliasco, per la maturità sarebbe stato utile mantenerli durante le prove scritte. Stessa linea di prudenza per il presidente della Fondazione Gimbe Nino Cartabellotta, secondo cui «dovrebbero continuare ad essere indossati nei luoghi chiusi, affollati e non areati».
Questione trasporti
Ma a 48 ore dalla scadenza dell’obbligo di utilizzo delle mascherine – fissata a partire dal 16 giugno dall’ordinanza ministeriale dello scorso aprile – resta ancora da chiarire un altro nodo, ovvero l’eventuale proroga dell’obbligatorietà relativamente ai trasporti pubblici. Fino al 15 giugno, infatti, la mascherina è obbligatoria nei mezzi a breve e a lunga percorrenza, quindi bus, tram, metropolitane, treni, navi, traghetti e aerei. Obbligo sempre fino al 15 giugno anche negli spettacoli aperti al pubblico che si svolgono al chiuso in sale teatrali, sale da concerto, cinematografiche, locali di intrattenimento, nonché per gli eventi e le competizioni sportive che si svolgono al chiuso. Per questi luoghi al chiuso, tuttavia, sembrerebbe al momento prevalere la linea del “no” alla proroga. Confermato invece fino al 30 giugno prossimo, nei luoghi di lavoro, il Protocollo sulle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del Covid-19. Non solo mascherine: il 15 giugno scade anche l’obbligo di vaccinazione anti-Covid per gli over 50 e per il personale della scuola e delle Forze dell’Ordine, mentre per il personale sanitario l’obbligo sarà in vigore fino al 31 dicembre 2022.
, 2022-06-13 16:55:00, Sarà proposta una norma al prossimo Consiglio dei ministri, seguirà una circolare esplicativa alle scuole. Per settembre si punta alla riapertura in presenza e in sicurezza, di Redazione Scuola