Maxi stangata sulle bollette luce e gas: 400 euro in più nello stipendio per i docenti fuori sede. La proposta del CNDDU

Maxi stangata sulle bollette luce e gas: 400 euro in più nello stipendio per i docenti fuori sede. La proposta del CNDDU

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Il caro bollette energia elettrica e gas sta destabilizzando i lavoratori di ogni settore, compresi quelli della scuola. Specialmente gli insegnanti fuori sede che da tempo non riescono ad avvicinarsi a casa. Ecco allora la proposta del Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani: adeguare lo stipendio al costo delle vita.
Il coordinamento, partendo dal rincaro gas e luce (in un anno +131% luce, +94% gas) chiede interventi economici urgenti per il personale docente fuorisede e in funzione dell’adeguamento delle retribuzioni alla crescita dell’inflazione.
Attualmente, spiega il CNDDU, “il costo della vita ha corroso gli stipendi dei docenti determinando malessere e disagio sociale in molti nuclei familiari, specialmente se monoreddito. Chi è lontano da casa e magari deve sobbarcarsi il peso del proprio mutuo e dell’affitto della sede assegnata rischia di ridursi sul lastrico
Per non parlare delle speculazioni ignobili sui costi dei biglietti di trasporto a ridosso delle festività. Qualsiasi aspetto della vita quotidiana ha visto incrementare le spese di riferimento in modo intollerabile e incomprensibile“, proseguono i docenti dei della disciplina dei diritti umani.
Ecco allora che si chiede “un intervento tempestivo che possa alleviare i disagi di famiglie intere con un aumento della retribuzione mensile pari a 400 euro“.
Il CNDDU propone anche un’alternativa: “facilitare il più possibile la mobilità interprovinciale per quanti richiedessero di rientrare nel proprio comune di residenza“.
In entrambi gli scenari la strada appare piuttosto in salita: per quanto riguarda lo stipendio, con un rinnovo contrattuale in corso, l’unica strada potrebbe essere un’indennità promossa dal Governo. Ma non sembra esserci assolutamente nulla all’orizzonte al momento su questo fronte. Ed è vero che i sindacati come la Uil Scuola, hanno chiesto di rifinanziare il contratto, ma non bisogna farsi illusioni: si parte al momento da un aumento di 104-106 euro lordi, se dovesse trovare sbocco la strada prefigurata non si arriverebbe ad un aumento significativo.
Anche sulla mobilità lo scenario è piuttosto bloccato: il nuovo contratto è stato firmato dalla Cisl Scuola, con Flc Cgil, Uil Scuola, Snals e Gilda che hanno rifiutato la proposta di Viale Trastevere. Gli interventi di novità riguardano i blocchi sui neoassunti mentre per il resto non cambierebbe nulla.
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Pietro Guerra

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