I tormenti del giovane Kylian: ecco perché è più ammirato che amato

di Aldo Cazzullo, inviato a Doha

Kylian Mbapp non ha ancora 24 anni, ha gi vinto un Mondiale e oggi pu vincerne un altro, e a quel punto sarebbe suo pure il prossimo Pallone d’oro. il calciatore meglio pagato al mondo. Eppure non felice

Non ho ancora ventidue anni, e sono gi stanco di vivere scriveva Asclepiade di Samo. Kylian Mbapp non ha ancora ventiquattro anni, ha gi vinto un Mondiale, oggi pu vincerne un altro, e a quel punto sarebbe suo pure il prossimo Pallone d’oro. il calciatore meglio pagato al mondo. Eppure non felice. I suoi genitori, cui legatissimo, si sono separati: un dolore enorme per lui.

Il padre Wilfried, originario del Camerun, e la madre Fayza, ex campionessa di pallamano, sua autentica demiurga, non sono pi insieme. Lui, Kylian, invece sempre sul punto di lasciare il Paris Saint-Germain, dove gli fanno fare il centravanti per spalancare le fasce a Messi — con cui non c’ tutto questo trasporto — e a Neymar, cui lo legano odio e amore (il brasiliano per prenderlo in giro lo chiamava Donatello, come la tartaruga ninja cui in effetti somiglia; poi hanno litigato per un rigore; e il brasiliano si convinto che per restare il francese abbia chiesto la sua testa). In Nazionale il centravanti Giroud, che prende botte e crea spazi; Mbapp lo preferisce a Benzema, che infatti sta svernando in Spagna; e nessuno si permette di affibbiargli soprannomi sgraditi. Solo il suo amico Hakimi, con cui si scambiato la maglia dopo la semifinale con il Marocco, pu chiamarlo affettuosamente Pinguino.

In realt, Kyky non assomiglia a niente e a nessuno. Non n alto n basso, n bello n brutto; soprattutto rapidissimo; e il suo pie’ veloce pure delicato, sul secondo gol al Marocco in due tocchi ha squarciato la difesa. Ma il suo personaggio non ancora decollato. Il pubblico internazionale lo ammira ma non sempre lo ama. Piace pi ai bambini (lo vedono come uno di loro) che agli appassionati di calcio.

Su Instagram ha meno della met dei follower di Neymar, meno di un quarto di Messi, meno di un sesto di Cristiano Ronaldo; anche perch non posta mai nulla di personale. Pare programmato per non sbagliare mai un passo, per non prendersi mai un rischio. In zona mista non parla quasi mai con i giornalisti, preferisce piuttosto pagare le multe, e quando parla bada a non esporsi. E finisce per ricordare un altro personaggio della poesia greca, il principe di Libia occidentale di Kavafis, che sembrava sempre serio, grave, silenzioso, pensoso; e chiss come soffriva, con tutti quei discorsi che gli scoppiavano dentro.