di Stefano Montefiori, corrispondente da Parigi
Il Psg, dopo l’errore di Gigio col Bayern, rischia di dover rinunciare di nuovo alla Champions. I tifosi sono furibondi e contestano i giocatori. Nel mirino anche l’alenatore Galtier. Il trio stellare Mbapp-Messi-Neymar diventato un monologo
Inizio del secondo tempo di Psg -Bayern, l’ex parigino Kingsley Coman viene colpevolmente lasciato solo in area, il cross lo raggiunge e lui colpisce al volo di piatto destro: buon tiro rasoterra, non irresistibile, Donnarumma si piega e sembra tenere il pallone tra i guanti ma invece gli passa sotto il corpo e entra in rete. Al 53’ il Bayern ottiene la vittoria nell’andata degli ottavi di finale, fra tre settimane a Monaco di Baviera il Paris Saint-Germain dovr superarsi se non vuole — di nuovo — rinunciare alla Champions League, l’unico vero obiettivo della stagione da dieci anni a questa parte.
L’errore di Donnarumma davvero non ci voleva anche perch, un anno fa, a Madrid, fu lui a favorire la clamorosa rimonta del Real, avventurandosi in un controllo con i piedi in area davanti al futuro Pallone d’oro Karim Benzema, che non lo perdon. Fu l’inizio della fine, la squadra si squagli lasciando dilagare il Real, destinato a conquistare l’ennesima coppa con le orecchie.
Da un punto di vista personale Gigio Donnarumma oggi si trova in una situazione piuttosto favorevole al Psg: arrivato la stagione scorsa per una improbabile staffetta con Keylor Navas, ha vinto la partita a due e da tempo ormai titolare fisso, mentre Navas stato spedito al Nottingham Forest. Dovrebbe essere tranquillo e infondere tranquillit ai compagni, invece marted sera ha fatto qualche ottima parata, certo, ma ha lasciato passare il pallone del match.
Se tifosi e stampa non si accaniscono contro di lui, perch Donnarumma in questo momento ha una fortuna: i compagni giocano anche peggio e tutta la squadra offre uno spettacolo talmente mediocre che sarebbe ingiusto prendersela con il portiere.
Il pi contestato l’allenatore Christophe Galtier, preso su consiglio del nuovo direttore sportivo, il portoghese Luis Campos con cui aveva lavorato a Nizza. L’arrivo di Galtier al posto dell’argentino Mauricio Pochettino aveva suscitato grandi speranze, forse l’epoca del clan dei sudamericani nello spogliatoio sarebbe finita e, soprattutto, forse il Paris Saint-Germain avrebbe finalmente trovato un gioco. Invece, niente cambiato: nei momenti peggiori dell’era Pochettino la tattica sembrava essere diamo la palla a Mbapp, e speriamo in bene. Oggi, con Galtier, siamo alle solite: facciamo correre Mbapp, trover lui il modo di segnare.
E contro il Bayern ci anche riuscito, due volte, quando entrato nella ripresa, ma le reti sono state annullate per fuorigioco (uno dei due meno che millimetrico). Quella contro il Bayern stata la terza sconfitta consecutiva, i tifosi sono furibondi e contestano apertamente i giocatori, la crisi del Paris Saint-Germain profonda e il trio stellare Mbapp-Neymar-Messi diventato ormai un monologo.
Mbapp lo sa e da un lato se ne fa carico, dall’altro sembra un po’ stufo. L’altra sera, a fine partita, si mostrato ottimista: A Monaco possiamo farcela, abbiamo tre settimane per allenarci, mangiare bene e dormire bene. Mbapp parla poco e mai a caso: alludeva a Neymar, ai suoi dribbling inconcludenti e alle lamentele dei vicini per le troppe feste notturne nella sua villa.
16 febbraio 2023 (modifica il 16 febbraio 2023 | 07:25)
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