Medici di base sempre pi rari e staffetta generazionale sempre pi urgente. Secondo i dati di Enpam, l’ente previdenziale dei camici bianchi, sarebbero 18.757 mila i medici di base pronti per la pensione. Uscite che rischiano di non essere compensate dagli ingressi nel comparto della Sanit. Basta pensare che nei primi 6 mesi del 2022 sono entrati in servizio solo 226 nuovi medici di famiglia a fronte di 2.173 pensionamenti. Il tema quindi il travaso di nuovi camici bianchi in un ambito professionale, la medicina generale, sempre meno attrattivo per le nuove generazioni.
Pochi giovani
La matematica non lascia spazio a dubbi: l’Italia sta vivendo e vivr nei prossimi anni un’emergenza sul fronte della medicina territoriale. Il ricambio dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta infatti garantito dai medici in formazione di medicina generale, un corso post laurea di tre anni che formalmente non una specializzazione, a cui si aggiungono gli specializzandi di pediatria, una specializzazione vera e propria che impegna i giovani per 5 anni. Per i primi nell’ultimo triennio sono state attivate 9mila borse di studio: dalle scuole di formazione escono quindi 3mila diplomati all’anno. Non va meglio nel caso dei pediatri. Attualmente risultano iscritti al percorso quinquennale 2.500 specializzandi ma solo la met andr a lavorare in studio, l’altro 50% diventer ospedaliero. Dei circa 500 specializzati di quest’anno quindi solo 250 diventeranno pediatri di libera scelta. Nei prossimi tre anni avremo operativi quindi meno di 10 mila tra medici di base e pediatri.
La scarsit di medici significa riduzione dei servizio sul territorio. Secondo l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), in Italia dal 2019 al 2021 il loro numero si ridotto di 2.178 unit mentre quello dei pediatri calato di 386 unit. Per il 2021 in tutta Italia si contavano quindi 40.250 medici di base e 7.022 pediatri. L’indagine della Struttura Interregionale Sanitari Convenzionati parla di ambulatori chiusi al ritmo di circa mille all’anno a partire dal 2019, lasciando tre milioni di italiani senza medico di base.
L’intervento nel Milleproroghe: in pensione a 72 anni
Per ritardare l’uscita dei senior nel decreto Milleproroghe stata introdotta la possibilit per il personale medico in regime convenzionato col Servizio sanitario nazionale di andare in pensione pi in l ne tempo con il tetto massimo spostato da 70 anni a 72 anni.
Gli interventi secondo Enpam
Si tratta per di una soluzione sul breve periodo posto che la voragine occupazionale va risolta in modo strutturale. Secondo l’Enpam lo si pu fare in modi diversi, lavorando su pi fronti. Il primo incentivare i medici ad andare in pensione pi tardi con agevolazioni o strumenti ad hoc come App, l’Anticipo di prestazione previdenziale. Il meccanismo ideato da Enpam consente a chi aderir di ridurre l’attivit facendo affiancamento a un giovane collega. Il medico senior che resta operativo riduce il lavoro di un 30-70% ricevendo il compenso dall’Asl per la percentuale di attivit effettuata mentre la restante parte si trasforma in quota proporzionale di pensione corrisposta dalla Cassa. Con il medico pi giovane che copre l’attivit scoperta dal senior in una logica di staffetta generazionale e formazione.
L’altro intervento necessario a monte: aumentare subito i posti in formazione per corsisti di medicina generale e pediatri di libera scelta. Oltre che a sensibilizzare i pi giovani rispetto ai vantaggi della professione del medico di base: dal vantaggio economico ai tempi vita-lavoro pi sostenibili.
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