di Luigi Ippolito
Sui giornali inglesi piovono commenti durissimi contro i Sussex, mentre re Carlo si prepara ad affrontare un nuovo test per la monarchia
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
LONDRA — Reazioni furiose a Londra dopo l’uscita del trailer che annuncia il documentario Netflix girato da Harry e Meghan: «dichiarazione di guerra», «sabotaggio», sono i commenti dei giornali inglesi, che definiscono i duchi di Sussex «i nuovi Kardashian». La tempistica del rilascio del trailer è stata vista come un deliberato tentativo di far deragliare il viaggio in America di William e Kate, in corso in questi giorni: ma soprattutto come l’annuncio di un conflitto totale con la famiglia reale, con la quale ormai non sembra più esserci alcuna possibilità di riconciliazione.
Nel filmato di un minuto, che mostra dozzine di foto private di Harry e Meghan, si sente la voce del principe, col sottofondo di una musica cupa e minacciosa, che proclama: «Nessuno vede cosa sta succedendo dietro le porte chiuse», mentre appare una foto di sua moglie che piange: e subito dopo il filmato stacca su una foto presa durante la messa per il Commonwealth a Westminster nel 2019, in cui si vede una Kate con lo sguardo cattivissimo dietro la quale è seduta una Meghan dall’aria angelicata. Come hanno commentato i giornali inglesi, sono riusciti a scovare l’unica brutta foto di Kate esistente sulla Terra: e l’hanno sparata lì per dipingerla come la sorellastra malvagia.
In un altro momento del trailer, Meghan afferma che «quando la posta in gioco è così alta, non ha più senso ascoltare da noi la nostra storia?»: una frase che è stata letta come una minaccia diretta di ulteriori rivelazioni contro i reali britannici. E secondo i giornali inglesi, le reazioni a Palazzo sono state di «orrore» e «rabbia».
C’è poi Harry che dice: «Dovevo fare tutto il possibile per proteggere la mia famiglia», accompagnato da una sequenza che mostra giornali e fotografi: un’indicazione che il principe tornerà probabilmente alla carica con i suoi attacchi ai media.
Il filmato anticipa il documentario che dovrebbe andare in onda la prossima settimana: presenta immagini pubbliche e private di Harry e Meghan, dalla nascita a oggi, accompagnate da una malinconica colonna sonora. Ma si tratta spesso di fotografie professionali in bianco e nero, per cui i giornali si sono chiesti come mai Harry e Meghan avessero dei fotografi al seguito, anche in casa, fin dall’inizio: che avessero pianificato tutto fin dal primo momento?
Il programma, secondo Netflix, «esplora le sfide che li hanno portati a sentirsi costretti a fare un passo indietro dal loro ruolo a tempo pieno nelle istituzioni»: presenta commenti da parte di amici e familiari, molti dei quali non si erano mai espressi prima pubblicamente, e da parte di storici che discutono sul Commonwealth e sul rapporto della famiglia reale con la stampa. «La serie – fa sapere Netflix – fa più che illuminare la storia d’amore di una coppia, dipinge un quadro del nostro mondo e di come noi trattiamo gli altri».
Ma c’è ben altro, a giudizio dei giornali inglesi. «Il narcisismo fatto arma – e un livello biblico di tradimento», titola il Daily Mail , che non è mai stato tenero con i duchi di Sussex. «Ripugnante e spaventoso», scrive sul Sun il noto commentatore tv Piers Morgan, da sempre nemico giurato di Meghan. «In puro stile Sussex – nota la columnist Sarah Vine – si sono raffigurati come vittime mentre agiscono come aggressori totali»: e con la morte della regina, nulla pare più frapporsi «alla loro apparente missione di distruggere la famiglia reale e in particolare William e Kate».
La frattura definitiva tra i due fratelli appare infatti essere la conseguenza più devastante dello scisma di Harry e Meghan: il che pone un problema non da poco per re Carlo, costretto a scegliere tra i suoi due figli. Per la monarchia, un nuovo test cruciale.
2 dicembre 2022 (modifica il 2 dicembre 2022 | 13:18)
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, 2022-12-02 12:38:00, Sui giornali inglesi piovono commenti durissimi contro i Sussex, mentre re Carlo si prepara ad affrontare un nuovo test per la monarchia, Luigi Ippolito