L’EDITORIALE Mezzogiorno, 27 novembre 2022 – 10:46 I malumori nel centrosinistra di Silvio Suppa La cronaca politica regionale registra malumori, se non veri urti, fra Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, e Michele Emiliano, dopo che questi ha reso nota la rinuncia a un terzo mandato da presidente della Puglia, per lanciare invece il nome di Antonio Decaro, sindaco di Bari. Perché questa ruvida competizione, confermata da bollenti dialettiche telefoniche? Nell’attuale fase del Paese, è evidente come Conte aspiri ad essere il vero capo dell’opposizione nazionale, e anche locale, al governo di destra. Egli, anzi, approfittando delle troppo lente procedure congressuali del Pd, spera di rafforzare la sua posizione, proprio a partire dalla Puglia, per assumere, fin da ora, il ruolo di grande contraente nella sua terra, se non addirittura di decisore. Un concorrente come Decaro, presidente nazionale dell’Anci, non è da prendere alla leggera, specialmente se Emiliano riesce a mobilitare la sua macchina elettorale; ma siccome il pegno più immediato di tutta questa agitazione è chi tratta per chi, ecco la ragione di tante fratture, come se alla fine debba pesare chi tira i fili, piuttosto che la continuità del centrosinistra regionale, contro il sicuro assalto del centrodestra. Se la disputa procede con simili valenze, da sola è già sintomo di ingenue spaccature in seno allo schieramento contro una destra organica, e per di più è segno di grave mancanza di progettualità alternativa. Sembra, infatti, che per il caso Puglia si debba ritornare agli scontri personali o, peggio, alla logica dei padroni del vapore, come scriveva l’indimenticabile Ernesto Rossi più di mezzo secolo addietro. Se questa è la mentalità di Conte, si apre una strada accidentata, sia perché si rischia di offendere l’elettorato, che invece va convocato a una grande battaglia di idee e di recupero dello sviluppo, sia perché le possibilità di invertire l’attuale rotta nazionale, nociva anche per le Regioni, cominciano tutte dal rilancio della democrazia e dal riavvicinamento fra gruppi dirigenti dei partiti e popolazioni, con i loro bisogni reali. In Puglia dobbiamo parlare di alleanze per il lavoro, e di riconquista di ceti al momento sbandati. Non è tempo di contese su primati personali, che in politica portano alla sconfitta. Conte rifletta serenamente, e se ha un progetto per convincere i settori più moderni e produttivi della regione, lo proponga e lo motivi; altrimenti apprenda, per ora e per sempre, il valore delle alleanze, che non dipendono da presunti capi, ma dai programmi e dal convincimento democratico degli elettori. 27 novembre 2022 | 10:46 © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-11-30 08:27:00, I malumori nel centrosinistra,
Pietro Guerra
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