Meloni difende la Manovra: «Ben fatta, le critiche di Bankitalia non sostanziali»

Meloni difende la Manovra: «Ben fatta, le critiche di Bankitalia non sostanziali»

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di Redazione Economia06 dic 2022

Meloni difende la Manovra: Ben fatta, critiche di Bankitalia non sostanziali

Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, si recata insieme agli altri 26 leader dell’Unione europea a Tirana per fare il punto coi partner della regione su diversi aspetti della cooperazione, puntando a stringere ulteriormente i legami. Le questioni su cui discutere sono molte. Ho avuto un confronto sull’energia, un tema difficile e l’Italia pu giocare un ruolo centrale e strategico, ha affermato la stessa premier nel corso di un punto stampa al termine del vertice dei leader Ue-Balcani occidentali . Ma la proposta della commissione Ue non sufficiente, ha aggiunto riferendosi al tetto al prezzo del gas. Bisogna affrontate questioni come fermare i costi della speculazione, le risorse sono problematiche da noi e quindi si cercano soluzioni.

Sulle parole di Bankitalia

In merito a quanto riferito dai rappresentanti della Banca d’Italia nei giorni precedenti sulle varie misure della manovra, Meloni ha ribadito che la notizia per il governo che sulle grandi voci su questa manovra non ci fossero da parte di Bankitalia critiche sostanziali. Vuol dire che, dal mio punto di vista, una manovra ben fatta, seria che d dei segnali importanti in una situazione con la quale ci confrontiamo e soprattutto con un tempo, rispetto al quale non era scontato che si facesse una manovra che considero politica con delle scelte politiche Penso che abbiamo fatto un buon lavoro.

La questione migranti e l’annessione dei Balcani all’Ue

Sul fronte dei migranti come Italia siamo in una tenaglia – ha spiegato la premier -. Per noi importantissimo il tema della rotta balcanica. Per la prima volta la commissione europea ha messo il tema della rotta mediterranea come prioritario insieme alla difesa dei confini. Non era mai accaduto. Oggi s. Io considero che accada anche perch l’Italia ha posto il problema. Il fenomeno come stato gestito finora non risolve il problema. La premier ha poi ammesso di non aver incontrato Macron, ma che con la Francia i rapporti continuano, ci sono fior fiore di bilaterali con i nostri ministri, io e il presidente francese saremo al vertice di Alicante, poi al Consiglio europeo. Ma l’approccio verso i migranti non pu essere un tema solo italiano. Alla domanda sulla mossa del governo in caso di nuove navi delle ong, Meloni ha risposto: La posizione per quel che mi riguarda non cambia. Poi mi rendo perfettamente conto che la questione non va affrontata cos. Va risolta passando da un dibattito che stato poco fruttuoso sulla distanza di redistribuzione presunta, che era pi presunta che reale, a un approccio per cui i confini esterni dell’Ue si difendono e si cerca di distinguere il tema della protezione umanitaria dei rifugiati da quello dell’immigrazione, che va gestito con i decreti flussi.

Riforma della giustizia

Giorgia Meloni ha poi affrontato il tema della giustizia in Italia. La riforma della giustizia credo sia prioritaria, non sono l’unica a pensarlo, e l’approccio disegnato da Nordio condiviso dal governo. Rimango convinta che una riforma della giustizia debba avere due grandi obiettivi: garantire il massimo della garanzie agli indagati o agli imputati, ma poi la certezza della pena una volta che la sentenza di condanna passa in giudicato. Mi definisco una garantista nella fase di celebrazione de processo e una giustizialista nella fase di esecuzione della pena. Per l’occasione, ha espresso solidariet all’attuale ministro della Giustizia, Carlo Nordio. Credo che quello che Nordio disegna un meccanismo di questo tipo, vanno superate alcune storture e ragionare in maniera seria e non ideologica su alcune questioni, ha aggiunto.

Il vertice Ue a Tirana

In merito al vertice Ue appena terminato a Tirata, la premier si detta soddisfatta, era molto importante. Ha poi ricordato la storia di amicizia e collaborazione tra Italia e questi Paesi e, ha aggiunto, mi pare di aver trovato quell’attenzione per il nostro ruolo che il governo sta portando avanti dall’inizio. Meloni ha citato le visite dei ministri, come Crosetto a Belgrado e a Pristina, e ha poi aggiunto che oggi ho avuto un bilaterale con il premier serbo e uno con quello albanese: c’ grande voglia di Italia, le nostre aziende e il nostro know how sono sempre molto bene accolti ma questo si pu implementare. Per noi importante lavorare sulla implementazione di una serie di file aperti come l’adesione all’Ue, c’ da fare ancora molto, da lavorare anche sulla cyber sicurezza, ha concluso. In merito all’ingresso dei Balcani nell’Unione europea ha affermato: Come si sa noi siamo favorevoli, per noi l’ingresso dei Balcani nell’Ue strategico, vale per l’Albania, per la Bosnia Erzegovina. Sono processi che richiedono del tempo e servono passi da una parte e dall’altra.

Responsabilit sul Recovery Plan

Alla richiesta di un commento all’appello del Capo di Stato alla responsabilit di tutti sul Recovery Plan, Meloni ha condivido le parole del presidente, Sergio Mattarella: Il governo dall’inizio del suo mandato sta lavorando in maniera incessante sul tema del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Sono risorse importanti, particolarmente in una fase come quella nella quale ci troviamo ma importante che queste risorse arrivino a terra. Ci sono una serie di questioni aperte, a partire dall’aumento dei costi delle materie prime: con 120 miliardi di euro in investimenti e l’aumento delle materie prime stimato al 35% un problema c’ per noi abbiamo dal primo giorno riconvocato la cabina di regia sul Pnrr con tutti gli attori istituzionali e non, anche con le parti sociali e stiamo lavorando con molta concentrazione su questa materia perch sicuramente uno strumento estremamente importante nella condizione difficile in cui ci troviamo, ha sottolineato Meloni.

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, 2022-12-06 17:55:00, Al termine del vertice Ue a Tirana, la premier Giorgia Meloni ha spiegato che il tema energia «è difficile e l’Italia può giocare un ruolo centrale e strategico, la proposta della commissione Ue non è sufficiente», Redazione Economia

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