di Redazione PoliticaLa leader di Fdi: le donne di destra interpretano la parità come una sfida e non come una concessione. Sappiamo che, qualunque sia il nostro sesso, nessuno ti regala niente «I sondaggi ci danno al 24%: siamo più in alto di tutti perché siamo i più seri. Se mi sento pronta a diventare la prima donna premier in Italia? Mi sono sentita spesso inadeguata, a dire la verità, e a volte tutto mi sembra più grande di me. Ma sono un soldato, io, una combattente. Combatto e sono sicura che la gente ci seguirà. Verrà a votare». La presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni si racconta così nell’intervista al settimanale «Chi» che uscirà domani. Se diventerà premier, assicura Meloni «non rinuncerò a nulla di ciò che riguarda mia figlia Ginevra che ha 6 anni. Le donne si organizzano sempre». È il caso, secondo la leader di FdI, di «Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, che ha sette figli, o Roberta Metsola, presidente del Parlamento europeo, che sta crescendo quattro maschi». Le donne «di destra» interpretano «la parità come una sfida e non come una concessione. Noi sappiamo che, qualunque sia il nostro sesso, nessuno ti regala niente. Sto al gioco degli uomini e non ho mai accettato il principio di ricevere un trattamento diverso perché donna, perché voglio raggiungere i miei obiettivi grazie alle mie capacità e non per il genere. Anche perché sono convinta che le donne abbiano delle capacità distintive che possono fare la differenza». Meloni sottolinea infine che «ci sono due modi per esercitare il potere: con l’esempio o con la paura. Io ho preferito il primo. Se ti chiedo di fare una cosa per me, vuol dire che io l’ho fatta già 20 volte». 30 agosto 2022 (modifica il 30 agosto 2022 | 13:37) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-08-30 13:34:00, La leader di Fdi: le donne di destra interpretano la parità come una sfida e non come una concessione. Sappiamo che, qualunque sia il nostro sesso, nessuno ti regala niente, Redazione Politica