Meloni manda un segnale all’estero: «Con noi i conti non corrono rischi»

Meloni manda un segnale all’estero: «Con noi i conti non corrono rischi»

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di Paola Di Caro

La presidente di FdI intervistata dall’agenzia Reuters promette «cautela». Sulla vendita di Ita Airways chiede tempo: «Voglio capire se si può evitare»

Dopo una settimana più complicata del previsto, scandita dalle polemiche che hanno accompagnato due sue uscite sui social — il video della donna violentata a Piacenza e la definizione di «devianze» estesa anche a disagi o malattie che affliggono i giovani — Giorgia Meloni torna a lanciare messaggi rassicuranti rivolti soprattutto all’estero. Non solo sulla posizione atlantista, ma anche — temi a cui guardano con molto interesse e preoccupazione partner, Europa e mercati — sulla politica economica che un governo da lei guidato vorrebbe mettere in atto.

Le promesse elettorali di tutto il centrodestra, dalla flat tax a quota 41, come il dichiarato intento di chiedere modifiche del Pnrr, necessitano chiarimenti. Che, parlando all’agenzia Reuters in una lunga intervista, la leader di FdI sintetizza così: «Sono molto cauta… Nessuna persona responsabile, prima di avere un quadro completo delle risorse che possono essere investite, può immaginare di rovinare le finanze del Paese». Quindi la «prima cosa che dovremo fare sarebbe la legge di bilancio e abbiamo chiaramente intenzione di farla entro i parametri richiesti».

Anche sull’atteggiamento da tenere in Europa Meloni smorza i toni rispetto al passato, pur mantenendo il punto: «Vogliamo un diverso atteggiamento italiano sulla scena internazionale, ad esempio nei confronti della Commissione europea. Questo non significa che vogliamo distruggere l’Europa, che vogliamo lasciare l’Europa, che vogliamo fare cose pazze. Significa semplicemente spiegare che la difesa dell’interesse nazionale è importante per noi come lo è per i francesi e per i tedeschi». Concetto che spiega anche la richiesta, tutta interna in questo caso, di pensarci bene prima di cedere Ita: «Non so se c’è ancora tempo: io ho chiesto uno stop perché è molto importante capire se è possibile tenere una compagnia di bandiera».

Da oggi, si torna a parlare guardando soprattutto agli elettori, che secondo i sondaggi saranno molto benevoli con il suo partito ma che non sono acquisiti fin quando non avranno posto la scheda nell’urna. Stasera aprirà il convegno di Affari italiani a Ceglie Messapica, poi dalla prossima settimana inizierà il tour che la porterà in tutti i capoluoghi di regione e non solo, con l’obiettivo di parlare direttamente agli elettori, in eventi pubblici aperti. E con un’idea che si sta mettendo a punto nei dettagli: affrontare ogni volta un tema specifico legato ai luoghi dei comizi, per esempio le infrastrutture dove è necessario costruirle, il lavoro dove va creato, l’impresa dove è centrale.

Anche il programma dovrebbe essere messo nero su bianco entro i prossimi due-tre giorni, mentre la comunicazione consisterà anche nell’incalzare gli avversari — tutti al governo, alleati compresi — sulle «mancate realizzazioni» e gli «errori commessi». In attesa del faccia a faccia che Meloni ancora spera di poter fare con Letta, anche se sarà difficile. In questa ottica, si capisce l’uscita ieri su un punto di programma del centrodestra su cui tutti batteranno: l’estensione degli ammortizzatori sociali previsti per i lavoratori dipendenti anche agli autonomi, per fornire ristoro e favorire l’emersione del sommerso.

25 agosto 2022 (modifica il 26 agosto 2022 | 07:37)

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, 2022-08-26 05:42:00, La presidente di FdI intervistata dall’agenzia Reuters promette «cautela». Sulla vendita di Ita Airways chiede tempo: «Voglio capire se si può evitare», Paola Di Caro

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