di Paola Di CaroForza Italia e Terzo Polo: ci sono degli abusi che purtroppo vengono registrati in questi anni ledendo i diritti di cittadini sbattuti in prima pagina a capo del governo che finora ha fatto ricorso ai decreti legge pi di quanto non abbiano fatto i suoi predecessori. Ma Giorgia Meloni ha intenzione di invertire la rotta. Perch, dopo tanti anni di opposizione, sa quanto sia mortificante per il Parlamento non poter aver voce nel processo decisionale del Paese. E perch un rapporto pi equilibrato con tutti i gruppi, anche di maggioranza, semplifica la vita del governo. Per la premier chiede anche al Parlamento di collaborare, di pensare a percorsi veloci e non meramente ostruzionistici, anche grazie a modifiche dei regolamenti, gi compiute al Senato e in via di studio alla Camera, dove si deve ancora arrivare a una riforma. Anche e soprattutto di questo Meloni ha parlato ieri a pranzo con il presidente della Camera, Lorenzo Fontana. Ed entrambi hanno convenuto sulla necessit di limitare la decretazione d’urgenza ma anche di sveltire i percorsi di alcuni provvedimenti, con procedure abbreviate e tempi certi. E appunto viene richiesta la procedura d’urgenza per un disegno di legge di modifica alla riforma Cartabia sul processo penale. La materia incandescente. Non tanto su questo provvedimento, dove ci si aspetta un consenso generale visto che si prevede la procedibilit d’ufficio per tutti i reati che hanno l’aggravante mafiosa. Una richiesta che il M5S rivendica come propria. Ma sul tema intercettazioni che la battaglia si fa dura, dopo le parole del ministro Carlo Nordio. Le opposizioni vanno all’attacco, vedendo nell’azione del Guardasigilli la volont di impedire l’uso delle intercettazioni per molte tipologie di reato e nella stessa maggioranza la linea non unanime, nonostante proprio da FdI arrivi l’annuncio che si agir su un punto preciso, quello della pubblicazione delle intercettazioni. FI ma anche il Terzo polo plaudono a Nordio: Ci sono degli abusi che purtroppo vengono registrati in questi anni ledendo i diritti di cittadini sbattuti in prima pagina per poi risultare completamente estranei alle vicende. Bisogna evitare queste storture, garantire la privacy e i diritti di tutti i cittadini, dice il ministro Antonio Tajani. Da Lega e soprattutto da FdI si cerca di ridimensionare la portata della riforma sulle intercettazioni, ma si punta il dito sul ruolo dei giornali: Bisogna intervenire da una parte con l’Ispettorato generale per verificare che non vi siano fuoriuscite di notizie dalle Procure stesse, dall’altra parte con una norma pi stringente. E poi lo dico onestamente, s, anche sui giornali. Vedremo come, annuncia in mattinata il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro. Parole che preoccupano il presidente dell’Anm Giuseppe Santalucia: Aspettiamo di vedere quale sia la soluzione, ma ci sono in gioco interessi fondamentali, come il diritto all’informazione e la stampa libera. E fanno insorgere l’opposizione: La legge che regolamenta la pubblicazione di intercettazioni c’ gi, la facciano applicare, non la usino come scusa, dice Debora Serracchiani per il Pd, in linea con la protesta del M5S. 21 gennaio 2023 (modifica il 21 gennaio 2023 | 08:46) © RIPRODUZIONE RISERVATA