Meloni e il decreto: Riapriremo i flussi regolari. Gli scafisti? Li cercheremo anche allestero

Meloni e il decreto: Riapriremo i flussi regolari. Gli scafisti? Li cercheremo anche allestero

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This is one clever WordPress plugin!!, di Virginia PiccolilloLa stretta annunciata a Cutro dopo il Consiglio dei ministri: Piantedosi non poteva fare altro Pene fino a trent’anni per chi organizza, finanzia, programma e gestisce il traffico dei migranti perch combatteremo in tutti i modi la schiavit del Terzo millennio. Reato perseguibile in Italia anche se compiuto in acque internazionali, perch andremo a cercare i trafficanti lungo tutto il globo terraqueo. Riapertura dei flussi regolari perch i migranti devono sapere che non conviene pagare gli scafisti e rischiare di morire ma in Italia si pu arrivare regolarmente. E nessuna modifica alle norme sul soccorso in mare perch l’Italia ha fatto il possibile. Gli scafisti hanno atteso vicino alla riva per evitare controlli. Si sono incagliati. E la barca non ha retto. Ma molto grave pensare che qualcuno si sia voltato dall’altra parte. Giorgia Meloni arriva a Cutro, a pochi chilometri dal tratto di mare in cui hanno perso la vita almeno 72 migranti. E dopo giorni di attacchi e polemiche dure, mette la sua faccia e quelle dei ministri — con lei al tavolo, oltre al sottosegretario Mantovano, Lollobrigida, Nordio, Piantedosi, Salvini e Tajani, altri sono in sala — in un decreto legge con misure simboliche e concrete sull’immigrazione. Una raffica di provvedimenti, presentati in una conferenza stampa segnata dal botta e risposta con i giornalisti, che aprono all’accoglienza di migranti regolari — con il decreto flussi e allungando i permessi di soggiorno — e chiudono a quelli irregolari, mirando anche all’eliminazione dei permessi di protezione speciale, fermo restando il diritto di asilo. Un decreto votato all’unanimit, sottolinea la premier, contro le ricostruzioni surreali, che ipotizzavano una linea mutata all’indomani del naufragio. Questa tragedia dimostra che non c’ politica pi responsabile di quella finalizzata a rompere la tratta degli esseri umani. Perch, ribadisce, l’unico modo per far s che tragedie cos non accadano mai pi fermare gli scafisti. Gente che si fa dare 9 mila euro per un viaggio come quello per Cutro. E aggiunge: In passato mancata la volont politica di fermare quel traffico. E me ne sono resa conto anche in Consiglio europeo. Meloni ribadisce: Vogliamo che i cittadini sappiamo che affidandosi agli scafisti rischiano. Siamo pronti a destinare quote privilegiate dei flussi ai Paesi che ci aiutano a fare questa informazione. Il vicepremier Matteo Salvini annuisce e rimarca che il numero minimo di morti e dispersi si verificato nel 2019, anno in cui coincidenza o no lui era ministro dell’Interno e Piantedosi il suo capo di gabinetto. Difende la Guardia costiera, corpo glorioso che in queste ore sta soccorrendo una ventina di navi di migranti. Di possibili modifiche alla macchina dei soccorsi, alla luce della tragedia, il decreto non si occupa. Piantedosi, gi difeso dalla premier (il governo non poteva fare nulla di pi o di diverso), rinvia per l’accaduto alle sue informative. E spiega invece che il decreto aumenta i centri per i migranti e commissaria quelli mal gestiti. E ricorda che la velocit di permanenza dei migranti dipende anche da loro: se collaborano nell’identificazione possono uscire in pochi giorni. Tra le altre misure l’aggravio di sanzioni per il caporalato. Gli imprenditori agricoli possono perdere finanziamenti se usano forza lavoro irregolare, spiega il ministro Lollobrigida. Ma la parte pi qualificante del decreto il giro di vite sugli scafisti. C’ un inasprimento delle pene consistente e l’introduzione di una nuova fattispecie di reato che punisce con pena molto severa in caso di morte o di lesioni gravissime subite dai migranti, da 20 a 30 anni, ha spiegato il ministro della Giustizia, Carlo Nordio. E l’altra novit l’allargamento territoriale della giurisdizione penale dello Stato italiano quando l’imbarcazione diretta verso il nostro territorio nazionale, ha spiegato. Perch noi riteniamo debba essere ritenuto un reato universale, ha aggiunto Meloni spiegando per che queste misure non bastano. Senza il sostegno di Ue e Onu i nostri sforzi non saranno sufficienti ha avvertito il ministro degli Esteri Antonio Tajani. Se non vengono risolti i problemi a livello internazionale i rischi aumenteranno di giorno in giorno e pi la situazione peggiora pi ci saranno fughe da quei Paesi. Il ministro ha sottolineato che serve anche un piano allargato, un piano Marshall che consenta di investire in Africa. La premier Meloni stata esplicita su un punto: I nostri hotspot sono pieni. Senza trasferimenti secondari non potremo parlare di quelli primari. Nella bozza di decreto era previsto anche un coinvolgimento della Marina militare, una proposta del ministero della Difesa. Ma, ha spiegato Meloni, il ministro Crosetto l’ha poi ritirata perch il nostro sistema funziona e c’ un precedente non fortunatissimo sull’utilizzo della Marina, quello di “Mare nostrum”. Al termine della conferenza le chiedono: Perch non andata a trovare i familiari delle vittime?. Ci vado volentieri, risponde. Poi Palazzo Chigi fa sapere che la premier li inviter a Roma. Le parole di Meloni non placano le opposizioni: Messaggio tardivo, per Elly Schlein (Pd); Politica migratoria folle e delirante, per Carlo Calenda (Azione-Iv); Incapaci di fornire chiarimenti, per Giuseppe Conte (M5S). 9 marzo 2023 (modifica il 10 marzo 2023 | 11:51) © RIPRODUZIONE RISERVATA , https://www.corriere.it/politica/23_marzo_09/meloni-scafisti-ora-li-cercheremo-anche-all-estero-52669402-bec6-11ed-bacc-78c97ee81f40.shtml, Politica,

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