Meloni tende la mano alla Svp che ricambia con l’astensione dei suoi parlamentari sulla fiducia al governo

Meloni tende la mano alla Svp che ricambia con l’astensione dei suoi parlamentari sulla fiducia al governo

Spread the love

di Marco AngelucciLa Svp, partito di minoranza tedesca nell’Alto Adige, è da sempre avversaria della destra. Ma le aperture della premier sulle competenze alla Provincia di Bolzano hanno riaperto il dialogo Anche solo poche settimane fa sembrava impossibile che Fratelli d’Italia e la Svp, il partito della minoranza tedesca dell’Alto Adige, potessero sedersi allo stesso tavolo anche solo per prendere un caffè. E invece, dopo il discorso d’insediamento di Giorgia Meloni, tra i due storici nemici è partito il dialogo. Tanto che i parlamentari Svp hanno deciso di astenersi sulla fiducia dopo aver annunciato per giorni il voto contrario. Anche se la nuova premier è scivolata sulla quietanza liberatoria – che è stata rilasciata dall’Austria e non dall’Onu – il riferimento fatto alla necessità di ripristinare l’autonomia restituendo alla Provincia le competenze tagliate dal 2001 in poi, ha fatto sussultare il cuore della Svp. Sono mesi che il governatore altoatesino Arno Kompatscher chiede al governo italiano un impegno a ripristinare la competenza primaria della Provincia su alcune materie chiave come i contratti del pubblico impiego, gli appalti e l’urbanistica. L’Svp ha mobilitato anche il cancelliere austriaco Karl Nehammer che, proprio su questo, in primavera scrisse una lettera di protesta a Mario Draghi. Finora però la Südtiroler Volkspartei non era riuscita a cavare un ragno dal buco. Svp e Fratelli d’Italia se le sono suonate di santa ragione. I vertici della Svp hanno chiamato a raccolta il loro elettorato proprio facendo leva sull’annunciata vittoria del partito di Giorgia Meloni, considerato il nemico numero uno dell’autonomia. Per tutta la campagna elettorale hanno citato vecchie dichiarazioni di esponenti di FdI e si sono spesso attaccati alla fiamma tricolore che ancora campeggia nel simbolo. Vista da Bolzano quella fiamma richiama i comizi di Giorgio Almirante e lo slogan «siamo in Italia e si deve parlare italiano» che risuonava nelle piazze bolzanine quando il Movimento sociale era il primo partito in città. Ma Giorgia non è Giorgio e, a differenza dello storico leader missino, ha dimostrato di voler (e di saper) parlare anche alla minoranza tedesca e di essere attenta alle richieste delle autonomie speciali. Dietro questo cambio di atteggiamento c’è stato un lungo lavoro diplomatico dei ministri Roberto Calderoli e Francesco Lollobrigida che sanno quanto importanti possono essere i voti della Svp in Senato dove i numeri della maggioranza sono più stretti. L’aiuto dei senatori autonomisti potrebbe diventare prezioso. Così prezioso da dimenticare decenni di scontri. 26 ottobre 2022 (modifica il 26 ottobre 2022 | 18:03) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-10-26 16:05:00, La Svp, partito di minoranza tedesca nell’Alto Adige, è da sempre avversaria della destra. Ma le aperture della premier sulle competenze alla Provincia di Bolzano hanno riaperto il dialogo, Marco Angelucci

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.