Vertice dei ministri, Salvini presenta già  le richieste: «Un miliardo per quota 102» Ultime nomine. ore decisive: ecco i papabili

Vertice dei ministri, Salvini presenta già  le richieste: «Un miliardo per quota 102» Ultime nomine. ore decisive: ecco i papabili

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il governo

di Fabio Savelli29 ott 2022

Governo Meloni, un vertice sull'economia prima del Cdm: riparte il pressing di Salvini

Un pre-consiglio tecnico che anticiperà il Consiglio dei ministri previsto per domani, domenica 30 ottobre. Si terrà alle nove e trenta di mattina, prima del vertice di governo convocato per le 12. Una riunione preparatoria probabilmente più rilevante del Consiglio vero e proprio che si limiterà ad affrontare due provvedimenti sulla giustizia. Gli uffici legislativi al lavoro per confezionare un decreto legge — il primo del nuovo esecutivo Meloni — che dilata i tempi di entrata in vigore della riforma Cartabia del processo penale e introduce una «stretta» sui benefici penitenziari per chi non collabora.

Il vertice preparatorio tra i ministri dovrebbe suggellare la formalizzazione dell’accordo sui sottosegretari e soprattutto portare alla stesura dell’integrazione alla Nadef, la nota di aggiornamento al Documento di Economia e finanza, da trasmettere a stretto giro a Camera e Senato.

Si tratta di un documento chiave che indica lo spazio di manovra che l’esecutivo intende prendersi aumentando per il 2023 il deficit fino al 4,5% (dal 3,3% attuale, a legislazione vigente) per finanziare prevalentemente gli interventi contro il caro energia. Che incideranno per i tre quarti delle spese sui 21 miliardi di extra-deficit che il governo si appresta a comunicare al Parlamento. Con un occhio alle stime del Pil del terzo trimestre che verranno comunicate dall’Istat domani.

Giornata di incontri ieri per il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, con alcuni ministri a colloquio sui dossier più rilevanti. Ha visto il ministro degli Interni, Matteo Piantedosi, e il titolare del dicastero della Salute Orazio Schillaci con cui ha condiviso la scelta di anticipare al 1 novembre la scadenza dell’0bbligo vaccinale per i professionisti sanitari abrogando anche le sanzioni per inosservanza.

Ma il tema caldo resta quello delle bollette. S’ipotizza un quarto intervento di aiuto per imprese e famiglie, probabilmente già in settimana con un secondo Consiglio dei ministri, che estenda alcune misure in scadenza. Misure finanziabili attingendo al «tesoretto» da dieci miliardi lasciato in eredità dal governo Draghi come extra-gettito derivante dall’aumento dei proventi di alcune imposte indirette come l’Iva.

Ma all’interno del governo si segnala l’attivismo del ministro delle Infrastrutture e vicepremier, Matteo Salvini, che preme per «tagliare sprechi e furbetti del reddito di cittadinanza». D’altronde, dice, «un miliardo preso dal reddito di chi potrebbe lavorare servirà a finanziare nel 2023 quota 102 per le pensioni. Lo recupereremo sospendendolo per sei mesi a quei 900mila percettori del reddito che sono in condizioni di lavorare».

Dalle opposizioni Stefano Bonaccini, presidente della regione Emilia-Romagna, attacca il governo sulla sanità: «La prima mossa è uno schiaffo alla scienza e alla responsabilità».

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, 2022-10-29 21:44:00, Convocato per domenica un vertice preparatorio tra i ministri. Dovrebbe suggellare la formalizzazione dell’accordo sui sottosegretari e portare alla stesura dell’integrazione alla Nadef. Matteo Salvini: «Un miliardo dal reddito di cittadinanza per quota 102» , Fabio Savelli

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