di Paola De Carolis
Empire of Light a oggi il film pi personale dell’autore premio Oscar. A partire da una infanzia trascorsa a osservare protettivamente la madre in cura per problemi mentali
LONDRA 1981: la Gran Bretagna in crisi e la magia del cinema offre una via di scampo. Hilary, una donna di mezza et con gravi problemi mentali, vi trova una comunit. Empire of Light , impero di luce, il film di Sam Mendes che parte da ricordi autobiografici e da un’infanzia trascorsa a osservare protettivamente la madre, analizzando ogni cambiamento per prevenire una crisi e allontanare quel buio in grado di succhiare tutto dentro di s, come un buco nero.
Dopo Steven Spielberg, che con The Fabelmans ha ripercorso la sua storia, tocca ora a Mendes, premio Oscar per American Beauty, catturare con la cinepresa una parte della sua vita con una pellicola dove pi che gli eventi sono autobiografici i personaggi, la protagonista Hilary, e i tempi: quegli anni Ottanta in cui il cinema proponeva opere nuove, spesso indipendenti, prima dei prequel e dei sequel di oggi e prima dello streaming, e le sale rappresentavo un punto di ritrovo e svago.
Avevo tre anni e, dopo la separazione dei miei, ci ritrovammo soli io e mia mamma — ha raccontato Mendes al “Guardian” —. Quando sei un bambino, affronti ci che ti trovi davanti senza farti troppe domande: quello che non ti uccide ti rende pi forte. A me ha dato alcune risorse, ma mi ha anche fatto crescere velocemente. In un certo senso sono diventato io il genitore, ero io a prendermi cura di mia madre. Gi da piccolo Mendes era in grado di realizzare che quando la madre, che oggi ha 83 anni, era sotto l’effetto dei farmaci veniva manipolata dagli uomini. Quando invece smetteva di medicarsi era in grado di dire la verit. Mi sembrava eroica quando riusciva a ribellarsi, diventava un essere magnifico.
Mostrare il film alla madre, per il regista di 1917 stata un’operazione difficile: So quanto sia complicato quando ci sono elementi autobiografici, ha detto. La signora Mendes ha dato il suo appoggio e ora il prossimo appuntamento con i critici, quando il film arriver nelle sale. Nella pellicola Mendes ha preferito non includere se stesso: So che quando c’ un bambino sullo schermo il pubblico ha una reazione diversa, pensa a cosa gli succeder, non volevo suscitare questo tipo di emozioni. Ho preferito concentrare l’attenzione sugli adulti.
6 gennaio 2023 (modifica il 6 gennaio 2023 | 20:57)
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