Merito, DAprile: Se dietro questa parola, si nasconde lautonomia differenziata, si dica chiaramente

Intervenuto al convegno “Merito e valutazione. Opportunità o retorica?” organizzato dal Psi, il segretario generale della Uil Scuola Rua Giuseppe D’Aprile ha parlato del Merito:

“Il mio approccio sull’argomento del merito non è da sindacalista perché potevo essere influenzato. La domanda da porsi è: la parola “Merito” del ministro Valditara a chi è riferita? Agli alunni o agli insegnanti? Già nel 2009 i partiti di centro-destra parlavano di merito e i temi erano sempre gli stessi. Il vero banco di prova sarà costituito da interventi concreti o meno che il ministero farà riguardo la parola “Merito”.

Indispensabile consentire a tutti gli alunni lo stesso punto di partenza, ha senso parlare di merito quando si possono dare minime garanzie per tutti, infrastrutture adeguate per esempio, la didattica a distanza è stata un esempio della diseguaglianza sociale che esiste nel Paese, le reti Internet, i computer, l’edilizia scolastica, tutte cose che durante la pandemia sono state messe in evidenza.

Se per premiare i migliori, si lasciano indietro i più deboli, non si fa inclusione ma selezione. Come si misura il merito di un insegnante? Parlare di merito sul personale docente è un po’ azzardato. Se dobbiamo parlare di merito e dietro c’è l’autonomia differenziata, si dica chiaramente. Questo sindacato farà le barricate contro l’autonomia differenziata perché disgregare l’istruzione vuol dire frammentare l’Italia come è successo con la sanità e con i trasporti”.

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