di Enrica Roddolo
Lord Edward Llewellyn: «Lei il miglior ambasciatore che abbia rappresentato il Regno Unito». E il Festival della Diplomazia ne celebra il mito, da Londra al Commonwealth
Quale miglior testimonial per la diplomazia internazionale, della regina Elisabetta II? Settant’anni di regno, oltre cento Paesi visitati (duecento le visite solo nei Paesi del Commonwealth che conta oltre 2,5 miliardi di persone, dall’Africa all’Asia)? A un mese esatto dal funerale di stato della sovrana britannica che hanno radunato il 19 settembre scorso a Londra oltre 500 leader globali, il più grande summit informale di capi di stato, re e regine da decenni, il Festival della Diplomazia 2022 non poteva scegliere testimonial migliore della regina. Capace di esercitare uno straordinario soft power.
Lord Edward Llewellyn, Ambasciatore britannico in Italia ha così aperto le porte di Villa Wolkonsky sede dell’Ambasciata britannica a Roma alla tavola rotonda di apertura di Diplomacy in Rome (l’Ambasciatore Giampiero Massolo presiede il Comitato scientifico del Festival della Diplomazia): oltre 100 eventi in programma fino al 28 ottobre che animeranno 25 location diverse della Capitale. E protagonista del dibattito d’avvio della 9 giorni dedicati alla diplomazia è stata proprio lei, Elisabetta II, Regina di diplomazia: «Il miglior ambasciatore che ha rappresentato il Regno Unito lungo diverse epoche storiche, diventando un esempio delle relazioni internazionali in tutto il mondo», ha detto l’ambasciatore britannico, aprendo il talk moderato da Pierluigi Puglia (portavoce del Governo britannico in Italia). Mentre l’attrice Paola Michelini ha letto il messaggio della regina alla Cop26 nel 2021 e quello del 5 febbraio scorso anniversario della morte di Giorgio VI.
«Una sovrana che ha saputo interpretare tutte le qualità dei migliori diplomatici, fino alla capacità di indicare la strada sostenibile con il messaggio alla Cop26, un progetto al quale l’Italia ha collaborato con il Regno Unito per la PreCop e la Youth Cop», ha ricordato Alessandro Gaudiano, Vice Direttore Generale e Vicario del DG/Direttore Centrale per i Paesi europei (Direzione Generale per l’Europa e la politica commerciale internazionale). Auspicando adesso una nuova collaborazione nella sfida della candidatura di Roma per Expo 2030: Roma è la città con il più alto numero di rappresentanze diplomatiche al mondo e sede di numerose organizzazioni non governative, un asset che l’Italia intende giocare per sostenere la sua candidatura.
Sullo sfondo del dibattito un racconto fotografico a cura di Ansa dei momenti salienti dei 70 anni di regno, scanditi anche dalle visite istituzionali in Italia, a testimonianza dello stretto legame tra Italia e Regno Unito. Fra il pubblico anche gli studenti del corso di laurea in Global Governance dell’Università Tor Vergata. Tra i relatori del Festival ideato da Giorgio Bartolomucci (e che ha il riconoscimento della Medaglia del Presidente della Repubblica, il supporto di Parlamento e Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, Ministero degli Esteri, di oltre 70 Ambasciate e 9 Università) speaker come Per Espen Stoknes, Direttore del Center for Green Growth presso la Norwegian Business School; Bruno Macaes, già Ministro degli esteri del Portogallo; Laban Coblentz, Responsabile della Comunicazione dell’International Nuclear Fusion Research; Emanuela Del Re, Rappresentante Speciale UE per il Sahel; Daniel Drezner, esperto di relazioni internazionali e professore della Tufts University; Andri Magnason, scrittore, attivista e politico; Michael Dukakis, ex Governatore del Massachusetts; Tanel Sepp, Director General of the Cyber Security Department.
18 ottobre 2022 (modifica il 18 ottobre 2022 | 17:00)
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, 2022-10-18 16:33:00, Lord Edward Llewellyn: «Lei il miglior ambasciatore che abbia rappresentato il Regno Unito». E il Festival della Diplomazia ne celebra il mito, da Londra al Commonwealth, Enrica Roddolo