Zuckerberg, l’authorità che  obbliga Meta a vendere un’azienda (prima volta)

Zuckerberg, l’authorità che obbliga Meta a vendere un’azienda (prima volta)

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Quante altre volte ci ripeteremo che è finita un’epoca? L’epoca dei social network tradizionali, per come li abbiamo conosciuti prima che TikTok si imponesse con nuovi linguaggi e logiche e Mark Zuckerberg spostasse l’attenzione sulla costruzione del metaverso. E capita, in questa fase di transizione, persino che Meta decida di rinunciare a un’acquisizione già conclusa: quella della piattaforma Giphy.

La decisione si deve a una sentenza della Competition and Markets Authority del Regno Unito, che già un anno fa aveva giudicato lesivo della concorrenza l’acquisto della piattaforma di Gif per 315 milioni di dollari annunciato nel maggio del 2020 e aveva ordinato a Zuckerberg di tornare sui suoi passi.

Martedì la Cma ha ribadito il concetto, rigettando il ricorso del colosso di Menlo Park: l’acquisizione deve essere annullata perché «potrebbe consentire a Meta di limitare l’accesso di altri social media alle Gif, rendendo quei siti meno attraenti per gli utenti e meno competitivi». Seconda argomentazione: Meta potrebbe imporre condizioni di accesso differenti a chi collabora attualmente con Giphy, come TikTok o Snapchat.

Con una nota inviata al Corriere un portavoce di Melo Park ha fatto sapere che la «sentenza viene accettata come risoluzione finale della questione. Lavoreremo a stretto contatto con l’Autorità Garante per la cessione di Giphy».

Meta ha dunque accettato di vendere, ed è la prima volta che accade in seguito all’intervento di un regolatore.

È vero: accade in un momento delicato e di pivot, verso il metaverso, per il colosso e sul tavolo c’è un formato destinato a far presto parte dei libri della storia di Internet — Giphy stessa ha ammesso in un documento ufficiale che per i più giovani le Gif sono da «boomer» o «cringe». Giphy non è la nuova Instagram o Whatsapp, per citare le due più fortunate delle circa cento acquisizioni di Meta, e non sarà la nuova TikTok, in buona sostanza.

Ma non per questo l’intervento della Cma e la resa di Zuck, che non presenterà nuovamente ricorso, sono meno importanti.

Anche perché negli Stati Uniti la Federal Trade Commission sta provando a stoppare l’acquisto da parte di Meta di Within e della sua app di fitness per la realtà virtuale Supernatural che potrebbe aiutare a popolare un metaverso per ora praticamente disabitato (nonostante abbiano acquistato un dispositivo hardware da svariate centinaia di euro, la maggior parte degli utenti Horizon Worlds generalmente non usa l’app dopo il primo mese).

L’era dei social network tradizionali è finita, ma nella prossima i regolatori potrebbero contribuire fin da subito alla forma che assumerà il mercato, e non solo con colpi di coda come quello britannico.

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, 2022-10-19 17:29:00, L’acquisto da parte del colosso di Mark Zuckerberg, già Facebook, della piattaforma di Gif è stato giudicato anti-concorrenziale dalla Competition and Markets Authority del Regno Unito. Perso il ricorso, Meta deve vendere, Martina Pennisi

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