di Carlotta Lombardo
Minime sottozero in pianura su tutto il Centro-Nord, venti di burrasca dal Piemonte fino alla Sicilia, neve a quote collinari in Sardegna e fino al piano in Piemonte e Puglia
Dopo un mese di gennaio 2023 che ha fatto registrare una temperatura di quasi un grado (+0,96 gradi) superiore alla media storica del periodo 1991-2020, non solo l’Italia sottozero, colpita dal brusco abbassamento delle temperature con freddo, gelo e neve, ma arriveranno pure nubifragi di neve. Si tratta di precipitazioni nevose super abbondanti, anche a bassa quota, causate dallo scontro tra il ciclone con aria calda in arrivo dall’Algeria e l’aria artica continentale direttamente dalla Russia che da domani investir con un nuovo impulso tutta l’Italia (in modo intenso le Isole Maggiori) portando locali nevicate fin sulle coste anche dalla Romagna alla Puglia. Il termine “nubifragio di neve” nasce dall’unione di due parole: nubifragio, che deriva dal latino nubifragium (composta da nubes e fragium, cio nuvola e frangere, rompere) e indica il collassamento della nuvola che provoca una precipitazione molto intensa frequentemente associata ai temporali estivi nei quali si superano i 40 mm di acqua in un’ora, e neve — spiega Lorenzo Tedici, meteorologo de iLMeteo.it — . Si stima che gioved ci sar un accumulo eccezionale fino a un metro e mezzo di neve fresca in Sicilia, su Etna, Nebrodi e Madonie, e in Calabria, in Aspromonte.
Nikola e i nubifragi di neve
L’apice del maltempo — spiega ancora il meteorologo de iLMeteo.it — previsto tra mercoled sera e venerd quando un ciclone risalir dall’Algeria favorendo nubifragi in Sicilia, Calabria e Sardegna, e stante le temperature basse, anche forti nevicate a quote collinari su queste regioni: i “nubifragi di neve”, appunto. In particolare, il freddo continuer a scendere dal Bassopiano Sarmatico, ad Ovest degli Urali e a Nord del Mar Caspio, laddove soffia il gelido vento Buran, e da domani il nocciolo di aria fredda russa NKola, come da previsioni, investir con un nuovo impulso tutta l’Italia.
Il nome NKola? quello dell’ultimo imperatore della Russia, NKola II Romanov, ed stato associato dalla community de iLMeteo alla massa d’aria fredda in quanto di origine russa: il gelo artico arrivato sull’Italia infatti proviene dalle pianure ad ovest degli Urali, dal Bassopiano Sarmatico della Russia europea. Al momento — continua il meteorologo —, sembra che le nevicate pi intense colpiranno la Sicilia e la Calabria, ma anche la Sardegna potrebbe essere nel mirino di questo ciclone invernale. Nel dettaglio, durante le prossime ore, avremo quindi ancora instabilit soprattutto sulla dorsale appenninica, anche con qualche rovescio di neve fino ai 300-500 metri; le nevicate in pianura del Piemonte lasceranno invece spazio ad ampie schiarite con la cessazione rapida dei fenomeni ovunque.
Temperature polari e ghiaccio
Minime sottozero in pianura su tutto il Centro-Nord e localmente al Sud, venti di burrasca dal Piemonte fino alla Sicilia, neve a quote collinari in Sardegna e fino al piano in Piemonte e Puglia: l’antipasto della fase gelida che ci accompagner almeno fino a venerd, con una fase pi aspra e cruda da domani. Intanto, la straordinaria morsa di gelo ha stretto la Puglia con livelli alti di criticit per le nevicate, anche per le lastre di ghiaccio che rendono impossibile la circolazione dei mezzi, con il blocco di strade come la Altamura – Corato con auto e camion impossibilitati a muoversi lungo le carreggiate, riferisce Coldiretti Puglia. L’abbassamento repentino delle temperature ha portato neve anche a bassa quota in tutto il Barese, e in diverse citt (a Ruvo di Puglia, Gravina e nelle frazioni di Bitonto, Palombaio e Mariotto) oggi sono state chiuse le scuole di ogni ordine e grado. La prevista ondata di freddo polare non si fatta attendere nemmeno in Alto Adige. Questa mattina, nel paesino di San Giacomo in Val di Vizze, a 1.440 metri, nei pressi di Vipiteno, si registrano -19 gradi. Molto freddo anche a Predoi e a Sesto Pusteria dove la colonnina di mercurio scesa a -18 gradi. Ai 1.562 metri di Riva di Tures la temperatura -16, a Corvara in Badia e a Dobbiaco -14. A Nova Levante e Nove Ponente il termometro fa segnare -9. Ai 3.328 metri di Cima Beltovo sopra l’abitato di Solda la temperatura scesa a -20 gradi.
I cambiamenti climatici e l’analisi di Coldiretti
Il brusco abbassamento delle temperature con freddo, gelo e neve colpisce l’Italia dopo un mese di gennaio 2023 che ha fatto registrare una temperatura di quasi un grado (+0,96 gradi) superiore alla media storica del periodo 1991-2020 ma l’anomalia stata addirittura di +1,46 gradi nel nord Italia. quanto emerge dall’analisi della Coldiretti sulla banca dati aggiornata Isac Cnr che per il 2022 aveva gi registrato in Italia una temperatura superiore di 2,09 gradi la media storica. L’ondata artica — sottolinea l’organizzazione agricola — peraltro accompagnata da minime sottozero e nevicate locali fino al mare che tuttavia non compensano il pesante deficit idrico del Paese dove nel 2022 si registrato il 30% di precipitazioni in meno, con terreni, fiumi e laghi a secco ma anche lo scarso potenziale idrico stoccato sotto forma di neve nell’arco alpino ed appenninico. L’arrivo del grande freddo, con bufere di vento artico che hanno sradicato alberi e fatto crollare le temperature nelle campagne — aggiunge la Coldiretti — colpisce le coltivazioni invernali come cavoli, verze, cicorie, e broccoli ma anche fiori e gemme delle piante da frutto mentre nelle serre esplodono i costi del riscaldamento per ortaggi e fiori proprio alla vigilia di San Valentino. Il cambiamento climatico — segnala l’organizzazione agricola — si manifesta con una pi elevata frequenza di eventi estremi, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo. L’agricoltura — conclude l’organizzazione — l’attivit economica che pi di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici con i danni provocati dalla siccit e dal maltempo che hanno superato nel 2022 i 6 miliardi di euro.
Le previsioni per domani? I venti gelidi artici investono l’Italia, arriva un ciclone al Sud. Tempo molto instabile sulla fascia adriatica centrale con precipitazioni sparse, nevose a quote costiere entro sera. Tempo in graduale, ma forte peggioramento sulla Sicilia con piogge via via pi intense a partire dalla sera, specie sui settori orientali. Instabile anche su nordest Sardegna e Calabria ionica con neve a 3-400m. Ecco, dal Nord al Sud, le previsioni meteo de IlMeteo.it.
Nord
Venti gelidi soffiano sulle nostre regioni, ma c’ anche l’alta pressione che le protegge dalle intemperie per cui la giornata sar contraddistinta da generali condizioni di bel tempo con il cielo che si presenter sereno o poco nuvoloso su tutte le regioni salvo isolati addensamenti. Temperature molto fredde, venti nordorientali. Estese gelate notturne, forti in montagna. Temperature: valori massimi attesi tra i 2C di Aosta e gli 8C di Bolzano.
Centro e Sardegna
Venti freddi soffiano sulle nostre regioni provocando un graduale peggioramento del tempo sui settori adriatici con precipitazioni che potranno assumere carattere nevoso fin sulle coste a partire dalla sera. Tempo instabile anche sulla Sardegna nordorientale con rovesci e nevicate sopra i 450 metri circa. Tempo pi soleggiato sul resto delle regioni. Venti dai quadranti nordorientali. Temperature: valori massimi compresi tra i 2C di l’Aquila e i 9-11C di Roma e Cagliari.
Sud e Sicilia
Venti tesi, freddi, orientali interessano le nostre regioni, ma dall’Africa in arrivo un ciclone per cui la giornata trascorrer con un graduale peggioramento del tempo sulla Sicilia e poi sulla Calabria ionica con precipitazioni via via pi diffuse in serata, molto forti in provincia di Catania, Siracusa e Ragusa. Neve a 3-400m in Calabria e 750m sull’isola. Pi sole altrove. Temperature: valori massimi attesi tra gli 1C di Potenza e gli 8-9-10C di Bari, Napoli e Palermo.
7 febbraio 2023 (modifica il 7 febbraio 2023 | 20:23)
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