Sede del coordinamento didattico dei corsi serali è il Consiglio di classe che, tenendo conto delle linee strategiche espresse dall’Istituto presso cui il corso è attivo, attraverso il Progetto di Istituto, ha, fra le altre poliedriche competenze, anche il compito di definire: gli obiettivi trasversali, le strategie per realizzarli e le modalità per la loro verifica; le metodologie didattiche più idonee rispetto alle caratteristiche dell’utenza; l’organizzazione delle attività; le forme di autovalutazione.
Il coordinatore di classe
Figura specifica di riferimento è il coordinatore di classe cui, in particolare, sono affidati i seguenti compiti:
- curare il coordinamento del Consiglio di classe (odg., organizzazione e predisposizione di materiali ecc.);
- raccogliere sistematicamente informazioni (andamento scolastico e disciplinare, problemi di relazione e/o socializzazione, assenze e ritardi) e curarne la diffusione.
Gli interventi didattici
Gli interventi didattici – come si legge nel puntuale e ben strutturato regolamento in uso nell’Istituto di Istruzione ”Martino Martini” di Mezzolombardo (Trento), diretto brillantemente dal dirigente scolastico professoressa Valentina Zanolla – tenderanno innanzitutto a creare nella classe un clima di fiducia riguardo alla possibilità di riuscita e di successo; ciò anche attraverso modalità relazionali e comportamenti professionali rispettosi del vissuto degli studenti oltre che dei loro ritmi e stili di apprendimento. La metodologia didattica più indicata nei corsi per adulti si rifà ai principi dell’andragogia (il termine andragogia venne creato nel 1833; nel 1981 l’andragogia diviene il riferimento teorico dell’educazione degli adulti: L’adulto – ritiene l’andragogia – apprende e fornisce indicazioni sulla pratica da seguire per concretizzare l’apprendimento) in opposizione alla pedagogia. II docente dei corsi per adulti deve, necessariamente, tenere conto delle caratteristiche specifiche degli studenti con i quali entra in contatto. Gli studenti dei corsi serali per adulti hanno, infatti, caratteristiche molto diverse e, soprattutto, un bagaglio di esperienze, quando non di competenze, molto ampio che non può assolutamente essere ignorato, pena l’insuccesso dell’azione didattica.
La motivazione dello studente
Primo obiettivo della metodologia e dell’intervento didattico è rinforzare, in modo deciso, la motivazione dello studente, attivando un circuito di autostima e instaurando un clima di fiducia nella sua possibilità di riuscita e di successo. L’esperienza ha dimostrato che le teorie didattico-formative che descrivono il cosiddetto “effetto Pigmalione” hanno colto un aspetto fondamentale della didattica per adulti. E’ importante ricordare come le modalità relazionali e comportamentali che i docenti mettono in atto debbano non solo tenere in debita considerazione i ritmi e gli stili di apprendimento dello studente ma anche, e in alcuni casi soprattutto, valorizzare il vissuto e le competenze in suo possesso per conseguire il buon fine dell’attività formativa.
A cosa deve tendere l’attività didattica e formativa?
Attuando modalità e metodologie di lavoro appropriate e differenziate, tenendo in debito conto le caratteristiche proprie della disciplina, le competenze da acquisire e le caratteristiche dello studente adulto, l’attività didattica e formativa, informata allo stile del lavorare assieme (tra studente e docente), si legge nel regolamento in uso nell’Istituto di Istruzione ”Martino Martini” di Mezzolombardo (Trento), deve anche tendere a:
- Coinvolgere lo studente attraverso la chiara indicazione di traguardi raggiungibili e di compiti realizzabili, rispetto ai quali il docente si pone soprattutto come facilitatore di apprendimento e consulente formativo;
- Se possibile, utilizzare il problem solving come strategia finalizzata a favorire processi di apprendimento efficaci per lo studente adulto;
- Motivare alla partecipazione fattiva e propositiva, nonché allo studio;
- Mettere in evidenza il valore formativo e l’apporto professionale di ciascuna proposta didattica;
- Valorizzare le esperienze umane, culturali e professionali dello studente in tutte le situazioni didattiche in cui ciò sia possibile;
- Favorire il lavoro di ricerca e studio, di gruppo o individuale, durante l’orario di lezione;
- Privilegiare le attività di laboratorio come momento in cui si impara facendo;
- Assumere l’apprendimento cooperativo come stile relazionale e modalità di lavoro di base.
La progressione scolastica degli studenti è fondata su livelli di padronanza dei saperi riferiti alle diverse materie
La flessibilità – come si legge nel puntuale e ben strutturato regolamento in uso nell’Istituto di Istruzione ”Martino Martini” di Mezzolombardo (Trento) – si traduce nell’aggregazione degli studenti in gruppi scolastici per livelli; tale formula prevede una progressione scolastica degli studenti fondata su livelli di padronanza dei saperi riferiti alle diverse materie. Ciò implica il superamento della comune nozione di classe e di promozione alla classe successiva, con la conseguente adozione di percorsi scolastici basati sui livelli di conoscenza delle singole discipline. Gli studenti potranno altresì essere sperimentate forme di insegnamento a distanza e si attiveranno momenti di ricerca e progettazione volti all’inserimento graduale di tale strategia di apprendimento nell’offerta formativa.
L’impianto modulare
Un modulo di apprendimento è un percorso coordinato in modo sistemico che fa riferimento ad un unico discorso portante. Lo scopo della programmazione modulare è quello di superare la dilatazione, ovvero l’indeterminatezza del discorso didattico “a tappe” per attuare un sistema “a blocchi” – a moduli appunto – ciascuno dei quali è organizzato attorno ad un nucleo contestuale centrale, in modo che l’intera struttura di unità didattiche appaia, e funzioni, come un preciso sistema di riferimento. La modularità si attua per mezzo di una struttura organizzativa stratificata da percorrere liberamente anche a salti logici, quindi anche con modalità non sequenziali, in modo da permettere un percorso personalizzato.
La costituzione delle classi
Le classi non saranno quindi costituite in modo rigido, in quanto i corsisti potranno seguire le lezioni anche in classi diverse da quella d’iscrizione (classi aperte). L’impostazione didattica delle singole discipline sarà strutturata su percorsi modulari flessibili che si adattano alle varie situazioni in ingresso e alla progettazione del Patto Formativo Individuale redatto dalla Commissione Valutazione Crediti.
La modularità permette di valorizzare le esperienze pregresse, tramutandole in crediti
L’organizzazione didattica modulare si è rilevata particolarmente adatta ai corsi per studenti adulti che sono, spesso, portatori di notevoli competenze professionali e che in molti casi hanno esperienze scolastiche di corsi parziali o completi. La modularità, non sequenziale, permette di valorizzare le esperienze pregresse, tramutandole in crediti, nonché le potenzialità di ogni singolo studente, permettendo percorsi individuali effettivamente corrispondenti alle capacità e al ritmo proprio degli studenti. La struttura modulare risulta, inoltre, particolarmente adatta alle connessioni disciplinari che devono tuttavia essere proposte, concordate e progettate con largo anticipo (almeno un anno scolastico) tra i docenti delle discipline individuate.
Le discipline sono perciò organizzate secondo una programmazione modulare annuale preventiva
Tutte le discipline sono perciò organizzate secondo una programmazione modulare annuale preventiva (ogni anno sono previsti 4 moduli per ogni disciplina) che prospetta, anticipatamente, il percorso da intraprendere durante tutto l’anno scolastico, con proiezione quinquennale, sull’intero corso di studi. Nel periodo iniziale dell’anno scolastico, o durante il primo incontro con lo studente, ogni singolo docente commenta i programmi di modulo, fornendo tutti i chiarimenti necessari, soffermandosi, in particolare, sulla logica interna del modulo, la metodologia prevista, la tipologia delle prove di verifica e le modalità di preparazione. All’inizio dell’anno scolastico tutti i docenti coinvolti nei corsi serali sono impegnati nella programmazione modulare. Al fine di produrre una programmazione metodologicamente adeguata, omogenea nella forma e didatticamente efficace, ogni docente redige una proposta di programmazione modulare che viene condivisa con gli studenti attraverso il registro elettronico.
L’orario delle lezioni
Evidentemente anche la strutturazione dell’orario delle lezioni deve tenere conto della complessità delle indicazioni emerse nel corso dell’articolo e, principalmente, delle numerose richieste che potrebbero essere avanzate dagli studenti-adulti che hanno deciso di investire in tale percorso. Il modello che vi proponiamo è già in uso nell’Istituto Statale di Istruzione Superiore “C. Colombo ” di Torre del Greco, diretto con qualità organizzativa dal dirigente scolastico Dott.ssa Lucia Cimmino, presso il quale è attiva l’istruzione adulti-secondo livello indirizzo trasporto e logistica, opzione conduzione del mezzo navale.
, 2022-08-28 05:25:00, Sede del coordinamento didattico dei corsi serali è il Consiglio di classe che, tenendo conto delle linee strategiche espresse dall’Istituto presso cui il corso è attivo, attraverso il Progetto di Istituto, ha, fra le altre poliedriche competenze, anche il compito di definire: gli obiettivi trasversali, le strategie per realizzarli e le modalità per la loro verifica; le metodologie didattiche più idonee rispetto alle caratteristiche dell’utenza; l’organizzazione delle attività; le forme di autovalutazione.
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