La mia Argentina da Oscar in quel processo ai generali

La mia Argentina da Oscar in quel processo ai generali

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di Valerio Cappelli

Dopo la Mostra di Venezia e la vittoria ai Golden Globe, nella short list degli Academy Awards. I giovani del mio paese non sanno nulla della lotta per ristabilire la democrazia. E’ stato molto difficile realizzare questo lavoro

Santiago Mitre: La mia Argentina da Oscar in quel processo ai generali. E' impossibile staccarsi emotivamente da questo film

Argentina, 1985 ha strappato ovazioni alla Mostra di Venezia, ha vinto il Golden Globe, entrato nella short list degli Oscar come migliore film straniero. E’ il processo a Videla e ai suoi scagnozzi, esponenti del suo governo (ora sugli schermi grazie a Lucky Red). Il regista Santiago Mitre. E’ stato facile realizzare questo film? No, per niente. Il mio paese diviso, c’ odio sociale, tensioni politiche. Io volevo dimostrare che le persone, quando sono unite, possono ottenere un cambiamento profondo. Oggi sembra impossibile riuscirvi.

I militari argentini non erano scomparsi, esercitavano ancora un’influenza durante la prima fragile democrazia seguita alla sanguinosa dittatura. Erano ancora pericolosissimi, ci furono un colpo di Stato dopo l’altro, nessun governo arrivava alla fine del suo mandato. Il sistema giudiziario doveva tenere conto di tutto questo: il popolo che chiedeva giustizia, e i militari che cercavano una via d’uscita.

Documentarono centinaia di casi di omicidi, arresti, torture, sparizioni. Ci furono condanne, ma il pubblico ministero Julio Strassera (impersonato dal grande attore Ricardo Darin), che si era circondato da un giovane team non corrotto e non contaminato, parl di una mezza vittoria. Era Davide contro Golia. Non tutte le richieste di condanna vennero accolte, ma furono messi i pilastri della giustizia. All’epoca del processo aveva cinque anni e non ricorda nulla. Crescendo, me ne parl mia madre che lavorava al ministero della Giustizia. Nel film lo si definisce il processo pi importante dopo quello di Norimberga contro i nazisti. E’ una cosa che si diceva all’epoca. Per me, sono eventi imparagonabili. Questo un processo civile all’interno di un paese che mette i militari sotto processo.

Dice che assistendo a proiezioni in tanti paesi, ci siamo resi conto che le preoccupazioni sui temi della libert sono condivisi. Allo stesso tempo ho capito che le nuove generazioni in Argentina, bench sia materia di studio a scuola, ignorano ci che successo e non sanno quanto sia stato importante quel processo per ristabilire la democrazia. Che non il sistema perfetto, ma il migliore che abbiamo. Tanti giovani mettono in discussione la sovranit popolare e questo mi rende triste, se pensiamo a quanti hanno lottato per averla. Magari ora grazie al mio thriller processuale un argomento di cui si parla in casa. Ma non pretendo di insegnare nulla a nessuno.

Quel processo ha curato le ferite? Non lo so: so per che ha tracciato un paradigma tra il prima e il dopo. Il film ha il suo eroe, il giudice Strassera, che fino allora non era stato un paladino di giustizia, n un passato specchiato, aveva un atteggiamento grigio, aveva respinto delle indagini, non era abbastanza coraggioso, forse temeva di finire come uno dei 30 mila desaparecidos. Ma la sua arringa finale, quando disse che il sadismo non una strategia politica ma una perversione morale, mette fine alle ombre del suo passato, il migliore discorso antifascista che abbia mai ascoltato.

Ci che distingue questo film da altri su casi giudiziari anche un tono che pu sembrare laterale ma il valore aggiunto: la leggerezza, l’ilarit, le battute che a tratti affiorano. Erano nelle centinaia di registrazioni che ho ascoltato, ogni tanto a Strassera (che passava per essere scontroso e scorbutico) e al suo team scappava una risatina. Forse era un meccanismo di autodifesa. Cos ho inserito diversi momenti buffi, anche per il timore di un film troppo cupo. Le fonti? Gli atti del tribunale, i giudici e i funzionari del ministero, i testimoni, i familiari delle vittime. Le ricerche sono state lunghe e dolorose. Sapevo che molti di loro avrebbero visto il film, sentivo la responsabilit.

Santiago, difficile staccarsi emotivamente da questo film? Ha un mezzo sorriso: E’ quasi impossibile.

RIPRODUZIONE RISERVATA

27 febbraio 2023 (modifica il 27 febbraio 2023 | 12:13)

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