di Virginia Piccolillo Sabato il colloquio, ieri il comunicato congiunto: dialogo in ambito bilaterale e nella Ue Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha avuto un colloquio telefonico con il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron. In un comunicato congiunto si racconta che «entrambi hanno affermato la grande importanza della relazione tra i due Paesi». E hanno «condiviso la necessità che vengano poste in atto condizioni di piena collaborazione in ogni settore sia in ambito bilaterale sia dell’Unione Europea». Il comunicato non entra nel merito della conversazione tenuta tra i due presidenti, avvenuta sabato. E non cita neanche i temi in discussione. Secondo quanto precisato dal governo francese, citato dalla France Presse, Macron e Mattarella hanno convenuto che «le cose dovevano tornare alla normalità e che i due governi dovevano lavorare insieme perché il tema delle migrazioni si può gestire solo se c’è collaborazione tra europei». Il colloquio apre alla distensione in giornate cariche di tensione tra l’Eliseo e Palazzo Chigi, nata a seguito della decisione del governo italiano di non accogliere 234 migranti soccorsi dalla nave Ocean Viking, battente bandiera norvegese e, in quanto tale, ritenuta dal governo Meloni Paese di prima accoglienza dei migranti. Una scelta contestata da Parigi e oggetto di una disputa andata avanti anche dopo lo sbarco dei migranti, avvenuto venerdì scorso a Tolone, nel sud della Francia, tra le polemiche dell’opposizione al governo Macron. Il portavoce del governo francese, Olivier Véran, aveva definito «inaccettabile» il comportamento dell’Italia e aveva chiesto una presa di posizione in tal senso all’Ue che non ha ancora deciso se convocare una riunione straordinaria mai arrivata. Per bocca del ministro dell’Interno, Gérald Darmanin, aveva annunciato la sospensione con «effetto immediato» dell’accordo per i 3500 ricollocamenti di migranti attualmente accolti in Italia. Una reazione «aggressiva» e «ingiustificata», a fronte dei 90.000 migranti accolti nel nostro Paese, aveva dichiarato la premier Meloni in una conferenza stampa nel corso della quale aveva dovuto giustificare la nota di «apprezzamento» rivolto alla Francia, martedì 8, quando, «a seguito di notizie non smentite», aveva creduto all’apertura della Francia per il ricollocamento di un gruppo di migranti della Ocean Viking. Un botta e risposta proseguito fino a domenica quando Véran ha definito Meloni «la grande perdente della situazione». Parole lasciate cadere dalla premier. 14 novembre 2022 (modifica il 14 novembre 2022 | 21:39) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-11-14 20:48:00, Sabato il colloquio, ieri il comunicato congiunto: dialogo in ambito bilaterale e nella Ue, Virginia Piccolillo