di Salvatore Riggio
La malattia, diagnosticata nel 2016 per la prima volta, era tornata nel 2020. L’annuncio social della moglie Kyana: «Il nostro amore è partito per la sua ultima partita. Ora sei libero da ogni dolore»
Non ce l’ha fatta Miguel Van Damme, il 28enne ex portiere del Cercle Bruges che si è dovuto arrendere dopo una battaglia, durata cinque anni, contro la leucemia. A dare l’annuncio della sua morte è stata la moglie Kyana Dobbelaere su Instagram: «Il nostro caro è partito per la sua ultima partita stasera, una partita che non può più essere vinta. Ci hai lasciato molto lentamente, eppure l’hai fatto di nuovo a modo tuo, con grande forza. Hai combattuto come un leone. Ti siamo così grati per quello che eri: un esempio per molti. Mi hai fatto capire che non c’è niente per cui bisogna arrendersi, anche se c’era solo un piccolo barlume di speranza, tu più e più volte l’hai raggiunto. Riposa ora tesoro, te lo sei guadagnato, ora sei libero da ogni dolore. Ci piacerebbe vederti così. Un grande abbraccio dalle tue ragazze».
Van Damme era diventato padre della piccola Camille lo scorso anno e aveva scoperto che la sua malattia era incurabile due giorni dopo aver saputo della gravidanza della moglie. La leucemia gli era stata diagnosticata per la prima volta nel 2016, ma era riuscito a rimanere in squadra, tra campo e panchina, fino a maggio del 2019. Nel gennaio 2020 il portiere ha avuto una ricaduta , e stavolta i medici gli avevano dato poche speranze di sopravvivenza. Qualche mese fa l’ex portiere, sempre su Instagram, non aveva lasciato molte speranze ai suoi tifosi: «La cura non funziona e ora non ci sono altri trattamenti. L’unica cosa che possono fare per me ora è tenermi in vita il più a lungo possibile».
Van Damme aveva iniziato come attaccante, ma al Maldegem era stato spostato in porta e si trovò talmente a suo agio da attirare le attenzioni del Cercle Bruges — seconda squadra di Bruges nella Pro League (la serie A belga) assieme al Club Bruges — nel quale si era trasferito a 19 anni, nel 2013, e che ha ricordato così il suo giocatore: «Le parole non sono sufficienti per descrivere ciò che proviamo, anche se sapevamo che le cose non andavano bene per un po’. Oggi è un giorno estremamente difficile nei quasi 123 anni di storia del Cercle Bruges. Il nostro pensiero va principalmente a sua moglie Kyana, a sua figlia Camille, ai genitori di Miguel, a sua sorella Francesca, ma anche ai suoi tanti amici e familiari».
29 marzo 2022 (modifica il 29 marzo 2022 | 14:44)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
, 2022-03-29 12:44:00, La malattia, diagnosticata nel 2016 per la prima volta, era tornata nel 2020. L’annuncio social della moglie Kyana: «Il nostro amore è partito per la sua ultima partita. Ora sei libero da ogni dolore», Salvatore Riggio