di Giuseppe Benedini
L’ultima sfida di Champions League tra le due squadre passata alla storia per la violenta lite tra il centrocampista rossonero e l’allenatore in seconda del club inglese
Anche quella volta era l’andata di un ottavo di finale di Champions League e anche in quel caso si giocava a San Siro. L’ultima sfida tra Milan e Tottenham nella massima competizione europea, il 15 febbraio 2011, non passata alla storia per lo spettacolo, per il bel gioco (in quel caso i rossoneri persero 1-0 per un gol di Crouch all’80’, compromettendo una qualificazione al turno successivo che non arriv), ma per lo scontro da ring a fine match tra Gennaro Gattuso e Joe Jordan, allenatore in seconda della squadra inglese.
Quello che era iniziato come un battibecco tra giocatore e panchina, si tramut ben presto in una rissa. Jordan, ex milanista dal 1981 al 1983, soprannominato “lo squalo” perch scendeva in campo senza gli incisivi finti (che aveva perso in scontri di gioco) rimanendo cos solo con i canini in bella vista, aveva iniziato a provocare Gattuso nel primo tempo, quando il mediano si era avvicinato dopo un cartellino giallo.
Gattuso, punzecchiato durante tutta la partita, al triplice fischio decise di fiondarsi sul’assistente allenatore, prima prendendolo per il collo e poi colpendolo anche con una leggera testata che scaten una mischia tra tutti i giocatori delle due squadre. Nelle interviste post gara, Gattuso non cerc alibi dichiarando di aver perso la testa perch Jordan rompeva, e assumendosi tutte le responsabilit. L’allenatore inglese, invece, prefer non parlare.
Gattuso sub una squalifica di cinque giornate, dovendo guardare dal divano l’inutile match di ritorno in casa del Tottenham (finito 0-0), ma potendosi consolare a fine stagione vincendo lo scudetto, il 18 della storia del Milan.
L’accordo da allenatore sfumato
Molti anni pi tardi, nell’estate del 2021, questa rissa cost a Gattuso un ricco impegno da allenatore del Tottenham. A un passo dalla firma, i tifosi degli Spurs tempestarono i social di post contro l’ex milanista, tirando in ballo anche dichiarazioni passate di Gattuso sui diritti civili e sociali ed etichettandolo come sessista, omofobo e razzista. Una rivolta esagerata, ma che spinse il presidente del Tottenham Daniel Levy a fare marcia indietro sull’ingaggio del tecnico italiano.
14 febbraio 2023 (modifica il 14 febbraio 2023 | 16:41)
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