di Carlos Passerini
Si rivede Kjaer, era fermo dall’infortunio di dicembre, buoni segnali per i rossoneri davanti a 60mila spettatori al Velodrome
In attesa di De Ketelaere, che se si integra alla svelta può consentire il salto di qualità anche dalla metà campo in su, il Milan sembra aver ripreso da dove aveva lasciato il 22 maggio: gioco fluido, movimento costante, attacco sistematico alla porta avversaria con 5-6 giocatori, linee strette e difesa concentrata. È presto per sapere se basterà per rivincere, anche perché la concorrenza si è rafforzata, ma una cosa è certa: la continuità può essere il valore aggiunto di un gruppo che ha dalla sua l’età e quindi anche i margini di sviluppo. Di Messias e Giroud le reti che ieri al Velodrome hanno consentito alla squadra di Pioli di risolvere già nel primo tempo il test più difficile e significativo del precampionato. Dopo 8 mesi s’è rivisto Kjaer. Sabato a Vicenza ultima amichevole, poi si farà sul serio. Ma il Milan c’è.
Clima infuocato al Vélodrome, con 60 mila spettatori a tifare per il Marsiglia del neo allenatore Tudor, ricordando le grandi sfide contro i rossoneri degli anni 90, dalla famosa «notte dei lampioni» datata 20 marzo 1991 che costò la sconfitta a tavolino per il Milan e la squalifica per un anno dalle coppe, alla finale di Champions League a Monaco di Baviera del 26 maggio 1993, con la vittoria francese grazie al gol di Boli. Nel primo tempo il Milan ha messo in mostra le sue doti migliori, con ripartenze fulminanti e giocate in velocità: all’11’ il vantaggio è arrivato al termine di un’azione tutta di prima, con il tacco di Rebic per Theo Hernandez, il passaggio per Diaz e l’apertura dello spagnolo per Messias, che ha controllato di destro e segnato con un bel tiro a giro di sinistro.
Lo stesso Messias è stato il grande protagonista della rete del raddoppio al 28’ controllando di petto il lancio di Calabria per fuggire sulla destra e servire Giroud che di interno sinistro ha segnato il gol del 2-0. Un Milan brillante, che ha sfiorato anche il terzo gol due volte nella stessa azione, prima con Diaz e poi con Messias, con due conclusioni a colpo sicuro respinte dal portiere. Dopo l’intervallo Pioli ha mandato in campo Adli per Diaz e Leao per Rebic, con il Milan che è rimasto in controllo totale (Marsiglia in 10 dal 71’ per l’espulsione di Toure, appena entrato) sfiorando un paio di volte anche la terza rete con Leao, Lazetic e Gabbia. L’altra bella notizia per Pioli è stato il ritorno in campo di Kjaer dopo il grave infortunio al ginocchio dello scorso 1° dicembre, un rientro importante per tutta la squadra che ha ritrovato così un altro dei suoi leader. Il danese ha anche sfiorato il gol di testa nel finale.
Simon Kjaer è intervenuto ai microfoni di Milan TV: «Sto bene. Ovviamente mi manca il ritmo partita, che puoi fare tutto quello che vuoi in allenamento però la partita è un’altra cosa. Adesso mi serve giocare, ma sempre con la testa».
31 luglio 2022 (modifica il 31 luglio 2022 | 23:19)
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, 2022-07-31 21:19:00, Si rivede Kjaer, era fermo dall’infortunio di dicembre, buoni segnali per i rossoneri davanti a 60mila spettatori al Velodrome, Carlos Passerini