Milano Fashion Week, la sensualità di Dolce e Gabbana e lomaggio a Kim Kardashian

Milano Fashion Week, la sensualità di Dolce e Gabbana e lomaggio a Kim Kardashian

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di Paola Pollo

Riproporre con lei i pezzi storici nostri ci ha fatto riflettere, commentano gli stilisti. A Palazzo Reale la cena di gala in onore della musa

Bianco, rosso, nero e sensualit. Tanta sensualit ma equilibrata. Dolce e Gabbana fanno un lavoro di pulizia estrema e sfilano la loro nuova collezione per il prossimo inverno in una scatola minimale in black&white. Via stampe e colori, luci e cotillon. Semai una pennellata d’oro. E avanti con una sorta di guardaroba basico per una sensualit sentita pi che esibita. Sui social si vede troppo di troppo, raccontano quasi giustificandosi di un lavoro di sottrazione e sottrazione. Che in passerella si vede ma che certamente non distrae dal dna forte di una femminilit avvolgente e mediterranea. Lingerie e calze a rete e bustier dunque e sempre ma con una certa pacatezza: Mai in una nostra sfilata — dicono — avete visto e vedrete un capezzolo o un pube. A noi sempre piaciuto un po’ di mistero. L’erotismo esplicito lo troviamo banale. Il lavoro della scorsa stagione con Kim Kardashian servito: Riproporre con lei i pezzi storici nostri ci ha fatto riflettere, commentano. Ed un attimo il flash sugli anni Novanta, le prime sfilate e gli scatti alla Helmut Newton. Una femminilit per donne che noi pensiamo come mamme, sorelle, compagne o amiche e che a noi piace avvolgere in un certo modo con sete e cotoni, tulle e lane fra le pi belle. Una femminilit pi matura. Il punto di riferimento il vissuto. E non pu essere la ragazzina. Of corse.

Per passerella un infinito come in fin dei conti la storia di Ferragamo. Voltarsi indietro per Maximilian Davis uno di quei salti di spazio e tempo dove c’ tanto a cui ispirarsi. Ancora Hollywood allora, e gli anni Cinquanta e quelle dive alle quali Salvatore vestiva i piedi. Eccole materializzarsi con la loro eleganza senza tempo. La gonna a ruota e la giacca avviata per lei, il completo preciso allacciato da una parte per lui. E poi cappottini per entrambi; tailleur con tagli netti, giubbotti preziosi, felpe tecniche, abiti scivolati, canotte sottili, fuseau e pastrani smilzi, Pelle e vernice del DNA riescono a tradurre tutto senza sforzo. Le borse diventano anche giganti e si trasformano all’occorrenza in compagnie di viaggio. Il concetto dell’infinit intriga anche Andrea Incontri che alla sua seconda sfilata per Benetton ha gi le idee chiare su dove condurre questa ammiraglia delle moda democratica italiana Lo show prodotto, perch Benetton prodotto: piumini e pellicciotti, tailleur e pullover, completi di maglia e di jeans nei colori caldi alla Incontri.

Applausi a scena aperta per Ermanno Scervino e la sua collezione sofisticata ed elegante. Idealmente dedicata ad Ava Gardner e alla Contessa scalza: attrice e film di rara bellezza. Un incontro casuale a Cinecitt e un suggerimento assoluto: La donna pi bella del cinema italiano: Ava. Un tuffo nel passato e l’ispirazione ha preso forma. I lunghi cappotti di lana pettinata che sembra pelliccia, i piccoli abiti scultura, i pezzi lingerie tutti un pizzo, i blouson di montone, i completi di pelle. E belle, bellissime ragazze.

Missoni ritorna a respirare Missoni, cio maglia e zig zag, zig zag e maglia. E poi fiamma e maglia, maglia e fiamma. Che dire? Filippo Grazioli, al suo secondo show, ha gi capito dove e come andare. In pi con quel tocco un po’ gafi detta alla riocontra (uno dei gerghi della scena rap milanese, non a caso in prima fila c’ Lazza) che un modo giusto per aggiornare la mailing list delle clienti. Racconta di un viaggio nella materia lo stilista e ci sta nella misura in cui si traduce nell’amore per la maglia. E l’artigianalit: dai pantaloni alle giacche ai top alla sottovesti ai cappotti che addirittura arrivano a scimmiottare l’astrakan ma sempre lana .

Ferrari si tinge di rosa. A Rocco Iannone piace un po’ beffarsi degli stereotipi. Il colore allora ma anche i tacchi alti, le gonne Lady Like e certi pantaloni baloon con i quali mettersi alla guida non esattamente facile. Ma il problema questo: Ferrari, auto una cosa, Ferrari moda un’altra. Cio la stessa ma con funzioni d’uso diverse: velocit da una parte e stile dall’altra. Poi ci sono i compromessi come le tute e le divise (casacca e pantaloni) dei paddock che diventano chic se tradotti in pelle opaca e guanteria o raso o lana. Un materiale che come certi motori super segreti un filo che sembra seta ricavato da pneumatico. Prima volta senza mood board da Massimo Giorgetti, alias MSGM. Nessuna storia da raccontare, dunque. Ma un qui e ora, che istinto e pancia. Mi sono ascoltato. E ho ascoltato gli altri. Il nero per cominciare e poi via via i colori e le due anime dell’adulta e della ragazza si incontrano.

26 febbraio 2023 (modifica il 26 febbraio 2023 | 09:31)

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