Milano, il post scuola in asili nido e scuole d’infanzia riparte il 1° aprile. Sala: grazie famiglie per la pazienza

Milano, il post scuola in asili nido e scuole d’infanzia riparte il 1° aprile. Sala: grazie famiglie per la pazienza

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di Giovanna Maria Fagnani

Asili nido e scuole dell’infanzia a Milano, l’annuncio di Giuseppe Sala: «Migliaia di famiglie torneranno ad affidare i propri figli alle strutture comunali fino alle 18». Via al pacchetto di assunzioni d’urgenza

«Da aprile, con la fine dello stato di emergenza, riprende il servizio di post scuola». È l’annuncio che migliaia di famiglie milanesi attendevano e lo dà il sindaco Beppe Sala dai suoi canali social: «Credo che non ci sia notizia più attesa dalle tante famiglie che torneranno ad affidare i propri figli alle cure di asili nido e scuole dell’infanzia comunali fino alle 18. A gennaio ci siamo visti costretti a sospendere il servizio, non senza comprendere le difficoltà che questo avrebbe comportato. È stata una scelta dovuta all’aumento dei contagi e alle conseguenti assenze per malattia, all’obbligo vaccinale per tutto il personale educativo e alle prescrizioni di legge relative al servizio, una su tutte la divisione in “bolle” dei bambini. Ringrazio tutte le famiglie per la pazienza esercitata in questo tempo così difficile».

Il blocco da gennaio

La pazienza è stata una virtù comune a tantissimi milanesi a partire dal 10 gennaio, quando è scattato il blocco delle attività pomeridiane. Lunedì 14 marzo, al secondo mese senza risposte, il comitato «Gentilmente post scuola» (nato in rappresentanza delle cinquemila famiglie iscritte al servizio, ma sono 30 mila i piccoli allievi dei 140 nidi e 170 materne comunali) aveva riscritto al sindaco Sala: «E andremo avanti finché non avremo una data certa della riapertura…». Ora la data c’è: 1° aprile. Perché il post scuola è importante? Perché consente a mamme e papà di ritirare i bimbi fra le 17.30 e le 18, in una finestra oraria cruciale per conciliare lavoro, figli, famiglia. L’orario «lungo» era stato congelato dopo il ponte dell’Epifania, durante la prima ondata Omicron, per i contagi e le quarantene tra il personale educativo. E ancora settimana scorsa l’assessorato all’Educazione di Anna Scavuzzo diceva: «Abbiamo ancora circa 600 assenze al giorno su 3.200 educatrici…». Sembrava una strada in salita. A complicare la ripresa, anche la regola delle «bolle» che impediva di riunire alunni di classi diverse. Ma con la fine dello stato di emergenza, il post scuola sarà ripristinato. Primo aprile: non è un pesce.

La vicesindaco Scavuzzo

A dare un primo segnale di speranza, il 15 marzo, era stato lo stesso Sala: «Io sono positivo, ottimista, alla fine dello stato di emergenza penso che potremo tornare alla situazione di prima, al netto che bisogna vedere come vanno i contagi, ma faremo il possibile…». Ora c’è l’annuncio ufficiale. «Saranno circa 5 mila i bambini e le bambine che potranno riprendere a frequentare il post scuola di nidi, sezioni primavera e scuole dell’Infanzia fino alle 18», precisa il vicesindaco Scavuzzo: «Nei prossimi giorni saranno date informazioni più dettagliate. Il governo ha indicato il 31 marzo quale data della fine dello stato di emergenza sanitaria e decadono, quindi, taluni obblighi e prescrizioni. Aspettiamo anche indicazioni specificatamente per la scuola: prosegue la nostra interlocuzione con il governo per attenuare la prescrizione sui gruppi stabili per i servizi educativi 0-6. Siamo consapevoli che è necessario ogni sforzo per minimizzare il peso che le assenze del personale hanno comportato sull’orario ordinario».

Le assunzioni d’urgenza

La giunta Sala ha anche approvato le linee di indirizzo per una procedura sperimentale di reperimento del personale per «assunzioni d’urgenza» a tempo sia per i gli asili nido sia per le scuole dell’infanzia: sono le cosiddette «Mad», le messe a disposizione. «Questo sistema — spiega Scavuzzo — ci permetterà il reperimento di personale per le sostituzioni, consentendo di attingere da un bacino più ampio rispetto a quello delle graduatorie per tutti i servizi educativi 0-6 anni. Potremo anche contare su una quota aggiuntiva di personale di cooperativa, che soprattutto nel primo periodo di riavvio del servizio ci permetterà di coprire in modo più sostenibile il prolungamento dell’orario ordinario. Contestualmente — conclude Scavuzzo — avanza il lavoro con Anci per una riflessione sulla formazione e i titoli di studio del personale educativo: la carenza di organico è un tema non solo milanese».

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18 marzo 2022 (modifica il 18 marzo 2022 | 19:54)

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, 2022-03-18 18:55:00, Asili nido e scuole dell’infanzia a Milano, l’annuncio di Giuseppe Sala: «Migliaia di famiglie torneranno ad affidare i propri figli alle strutture comunali fino alle 18». Via al pacchetto di assunzioni d’urgenza, Giovanna Maria Fagnani

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