Milano pride 2022: parata in diretta. Percorso e concerto all’Arco della Pace: 300 mila persone

di Chiara Baldi

A sera sul palco, oltre al sindaco di Milano Giuseppe Sala che prenderà parte alla parata entrando in via Melzi d’Eril, ci saranno Katia Follesa, Valeria Graci e Pietro Turano. Con loro anche Michela Giraud e Pierluca Mariti

Circa 300 mila persone con gadget coi colori dell’arcobaleno – magliette, bandiere, spillette, corone di fiori – sono partite sabato pomeriggio poco dopo le 15 in via Vittor Pisani per il corteo per il Pride di Milano 2022, che torna con la tradizionale parata dopo lo stop per i due anni di pandemia. Percorso tutto nuovo, fino all’Arco della Pace: via Pisani, piazza Repubblica, viale della Liberazione, via Melchiorre Gioia, bastioni di Porta Nuova, piazza XXV Aprile, viale Crispi, bastioni di Porta Volta, piazza Lega Lombarda, viale Elvezia, viale Douhet, viale Byron, via Melzi d’Eril, corso Sempione. Deviate le linee di superficie dell’Atm.

A sera, all’Arco della Pace, è previsto il grande evento finale con musica e interventi dal palco. Un’edizione, quella di quest’anno, funestata dalla polemica con Regione Lombardia che ha negato il patrocinio. E perciò gli organizzatori del Pride non hanno invitato i rappresentanti sul palco. Sul non invito alla Regione sul palco, Fabio Pellegatta, presidente CIG Arcigay Milano dice: «Non abbiamo nulla di personale chiaramente contro il consigliere Dario Violi (in corteo come rappresentante del Pirellone, ndr), ci fa piacere sia presente al Pride – spiega – ma la Regione ha negato anche quest’anno il patrocinio, a testimonianza di una posizione ufficiale e di maggioranza che non riconosce i valori di questa manifestazione e il suo significato sociale. Sul palco, ci va chi si sta adoperando per la crescita sociale e per costruire un percorso di crescita civile: bisogna dimostrare di fare qualcosa di concreto in questo senso. Quando lo farà anche Regione Lombardia saremo orgogliosi di averla sul palco».

Per l’eurodeputato del Pd Pierfrancesco Majorino «è meglio che non ci sia Fontana sul palco» né nessun rappresentante della giunta: «Sono molto d’accordo con la decisione dell’Arcigay di non invitare nessun rappresentante della Regione». Mentre Violi, in rappresentanza del Consiglio Regionale, ha detto che «è molto importante essere qui. Le istituzioni quando si parla di diritti devono essere unite, la politica si può dividere». La Regione, ha spiegato, «è mancata per tanti anni e oggi è presente come istituzione nella mia persona e stasera si illuminerà anche Palazzo Pirelli in sostegno ai diritti. Il tema per noi è importante, essere a fianco delle persone che camminano per la strada dei diritti».

Al Pride di Milano è presente anche il deputato milanese dem Emanuele Fiano, che torna sul tema del ddl Zan: «Bisogna approvare il disegno di legge affinché vengano protetti i membri della comunità Lgbt dalla violenza omofoba e omotransfobica; perché questo è lo stato dell’arte nel nostro Paese». L’onorevole aggiunge anche che «su questo tema noi registriamo continuamente atti di violenza e di discriminazione ai quali bisogna porre assolutamente un limite attraverso un lavoro preventivo di cultura, educazione alla libertà. Questa è la festa di chi vuole essere quello che è; noi dobbiamo permettere che ognuno sia quello che è».

A sera sul palco, oltre al sindaco di Milano Giuseppe Sala che prenderà parte alla parata entrando in via Melzi d’Eril, ci saranno Katia Follesa, Valeria Graci e Pietro Turano. Con loro anche Michela Giraud e Pierluca Mariti.

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