Milano, Yape il robot-postino per le consegne dell’ultimo miglio: al via il test a Cascina Merlata

Milano, Yape il robot-postino per le consegne dell’ultimo miglio: al via il test a Cascina Merlata

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di Sara Bettoni

Primi sei mesi di sperimentazione in ambito urbano di Yape, drone di terra a guida autonoma. Dall’anno prossimo accordi con i commercianti per la consegna di merci ai residenti di UpTown

Il primo robot-postino circola per Milano. Ha le sembianze di un cubo di meno di un metro d’altezza dotato di due ruote, viaggia a 6 chilometri all’ora, pesa 50 chili e ne può trasportare 10, si muove autonomamente per Cascina Merlata, il neonato quartiere alla periferia Nord-Ovest. Yape — acronimo di Your autonomous pony express — tecnicamente è un drone di terra a guida autonoma. Ed è il protagonista del test che è appena cominciato e durerà un anno. L’ok alla circolazione di Yape in ambiente urbano è possibile grazie a Sperimentazione Italia, che consente a startup, imprese, università e centri di ricerca di mettere in pratica progetti innovativi attraverso una deroga temporanea alle norme vigenti. In particolare, la sperimentazione da poco cominciata è il risultato della collaborazione tra il Dipartimento per la trasformazione digitale, il Ministero dello Sviluppo Economico e il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili e il Comune di Milano.

Prima fase: la mappatura del territorio

Per i primi sei mesi il robot circolerà per UpTown, il distretto residenziale high-tech realizzato da EuroMilano a Cascina Merlata, «prendendo le misure» con gli spazi. Imparerà quali sono i percorsi da seguire e gli ostacoli da evitare. I tecnici di Yape, startup nata all’interno di e-Novia, lo monitoreranno costantemente da una control room per intervenire nel caso la macchina di trovasse in difficoltà. Potranno verificare la carica delle batterie e ovviamente la posizione del robot e anche interagire con chi si trovasse di fronte alla macchina, grazie a una telecamera e un altoparlante. Si comincerà con due droni per arrivare a dieci.

Seconda fase: prove di consegna

La seconda fase prevede le prime consegne, grazie a una collaborazione con i commercianti locali. Gli esercenti tramite una app inquadreranno il qrcode sul robot e apriranno lo sportello superiore per inserire la merce da recapitare al cliente. Sempre tramite app il destinatario potrà stabilire l’orario di consegna e, una volta raggiunto dal robot, aprire lo sportello e recuperare ciò che ha acquistato.

Dai test alla quotidianità

Terminato il test, l’obiettivo è poter utilizzare il robot in via ufficiale, almeno in città, come spiega il direttore generale di Yape Enrico Silani. Sarà necessario però che il Codice della Strada «battezzi» e classifichi i robot come Yape e quindi ne stabilisca le regole di circolazione. «In alcuni stati sono definiti Pdd, personal delivery device — spiega Silani — . Solo negli Stati si sta iniziando a regolamentare l’uso di questi droni». «Dal suo progetto UpTown continua a sperimentare nuovi servizi e nuove partnership, quali quelle con Yape del gruppo e-Novia» sottolinea Attilio Di Cunto, ceo di EuroMilano. «Stiamo lavorando alla costruzione di quell’ecosistema collaborativo e iper-connesso che oggi caratterizza le moderne Smart City» ricorda Vincenzo Russi, ceo e-Novia e presidente di Yape.

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19 luglio 2022 (modifica il 19 luglio 2022 | 21:38)

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, 2022-07-19 19:39:00, Primi sei mesi di sperimentazione in ambito urbano di Yape, drone di terra a guida autonoma. Dall’anno prossimo accordi con i commercianti per la consegna di merci ai residenti di UpTown, Sara Bettoni

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