Minacce, ricatti e torture per tre giorni a una 17enne: buttafuori condannato

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di Giulio De Santis

Il 22enne in servizio presso una discoteca dell’Eur aveva agganciato la ragazza nel corso di una serata e dopo averle rubato il cellulare ha abusato di lei

Aggancia una ragazza di 17 anni nella discoteca dove lavora come buttafuori, poi le ruba il cellulare e la violenta minacciandola di fare del male ai genitori e alle sorelle più piccole. Un incubo, durato tre giorni nel dicembre del 2019, di cui è stato protagonista Daniele Nuomi, 22 anni, ormai ex vigilante della discoteca Room 26, all’Eur, condannato a 16 anni di reclusione per gli abusi commessi sulla vittima. Lunga la lista dei reati contestati al giovane: violenza sessuale, sequestro di persona, rapina e lesioni. A pronunciare la condanna i giudici del Tribunale di Velletri, che sono stati più severi della Procura: il pm infatti di anni ne aveva chiesti 13.

È il 15 dicembre del 2019 quando la giovane accetta di incontrare Nuomi al Room 26. Il buttafuori e la ragazza chattano da qualche giorno, lei si fida e poi vedersi in un locale affollato le sembra un modo per evitare di finire nei guai. La 17enne non immagina in realtà quale incubo l’attenda, come ha ricostruito l’accusa. Infatti una volta usciti dalla discoteca Nuomi le ruba il cellulare e la costringe a seguirlo fino a Nepi. Qui il buttafuori obbliga la vittima a trascorrere la notte con lui in un bed & breakfast, dove la violenta intimandole che, se opporrà resistenza, le conseguenze le pagheranno i familiari. La ragazza – che nel processo si costituirà parte civile attraverso l’avvocato Armando Fergola – non vede alternative a quella di subire il ricatto. Spera che, trascorsa la notte, riotterrà la libertà. Purtroppo si sbaglia, perché Nuomi ha altri piani. La porta con sé a Pomezia, poi a Roma dove affitta una stanza ancora una volta in un b&b. Qui replica le stesse minacce, aggiungendo che suo padre è un pezzo grosso capace di rovinare la vita a lei e alla sua famiglia. Per spazzare via ogni resistenza, Nuomi le mostra la foto che ha scattato la sera prima in discoteca, dove sono ripresi gli amici della minorenne. Le dice che farà del male anche a loro, se protesta. Lei si arrende. Lui la stupra di nuovo. Poi se ne va qualche ora lasciandola sola, chiusa a chiave in camera. La via crucis termina infine a Capranica. Per la terza volta il buttafuori violenta la 17enne, le spegne addosso le sigarette, per spaventarla sostiene di averla messa incinta. La giovane però stavolta riesce a sottrarsi e fugge.Nuomi, ad aprile del 2020, viene arrestato.

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30 settembre 2022 (modifica il 30 settembre 2022 | 07:22)

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, 2022-09-30 05:38:00, Il 22enne in servizio presso una discoteca dell’Eur aveva agganciato la ragazza nel corso di una serata e dopo averle rubato il cellulare ha abusato di lei, Giulio De Santis

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