Minacce russe e viaggio di Salvini: così Gabrielli riferirà al Copasir

di Marco Galluzzo I timori di ritorsioni con l’utilizzo di notizie riservate. Il sottosegretario risponde sul leader leghista: nessuna indagine su di lui, è grave che lo si dica Nel governo la giudicano come l’ennesima ritorsione di Mosca. Anche l’ennesima minaccia. Ma né a Palazzo Chigi né alla Farnesina hanno voglia di rispondere in modo ufficiale ad una nota del ministero degli Esteri russo che viene ritenuta comunque di stampo propagandistico. Semmai la riflessione che viene fatta è la seguente: «A Mosca non si aspettavano che proprio l’Italia, che prima della guerra aveva una relazione privilegiata da anni con il governo russo, tenesse una posizione così dura». Insomma per il nostro governo quella di Mosca è anche una reazione stizzita alla posizione che il presidente del Consiglio ha tenuto in questi mesi. A Bruxelles martedì scorso Mario Draghi ha rimarcato che il nostro Paese è (quasi) l’unico a sostenere l’adesione dell’Ucraina all’Unione europea. Non è poco e le parole contro il nostro Paese appaiono proprio una ritorsione. Soprattutto in un momento di massimo scontro politico per la missione a Mosca che Salvini aveva promesso e invece alla fine ha dovuto congelare. Su quel progetto di viaggio la relazione di Franco Gabrielli, Autorità delegata per il coordinamento dei nostri servizi di sicurezza, sarà sul tavolo dei membri del Copasir entro pochi giorni. Una ricostruzione dei fatti chiesta dal Comitato parlamentare di controllo sui nostri 007 per fare chiarezza su alcuni aspetti del programma della «missione», in particolare sul ruolo avuto in questa vicenda dall’avvocato Antonio Capuano. Nella Lega definiscono Capuano come consigliere diplomatico dell’ex ministro dell’Interno, di sicuro il legale ha accompagnato tutte le relazioni di Salvini con le autorità russe delle ultime settimane, comprese le quattro visite all’ambasciatore russo a Roma, Sergey Razov. L’obiettivo del Copasir è chiarire i contorni professionali di Capuan o: il Comitato non può convocare un politico come Salvini, a meno che non sia lo stesso a dire di voler essere audito, e potrebbe farlo per Capuano, anche se come cittadino comune l’avvocato non avrebbe comunque l’obbligo di presentarsi. «Ho sentito cose estremamente gravi sul fatto che gli apparati di sicurezza avessero ad oggetto l’attività del senatore Salvini. Su questo vorrei che ci fosse chiarezza: il senatore Salvini è un rappresentante del nostro Parlamento, è un leader politico e come tale non può essere oggetto di attività di investigazione e di informazione da parte dei servizi. Quelle che sono le sue iniziative attengono alla sua responsabilità politica», ha detto ieri lo stesso Franco Gabrielli. Ma chiedere ai servizi cosa sanno di Capuano, che in alcune dichiarazioni si è accreditato in modo generico come «consulente di diverse ambasciate», significa comunque avere qualche dato in più su una vicenda che sin dal primo giorno è stata carente di«trasparenza», quella che Draghi ha rimarcato come condotta chiave di ogni politico che abbia relazioni con altri Stati, relazioni che possano compromettere o incrociare interessi di sicurezza nazionale. In base alla relazione scritta di Franco Gabrielli, ex capo della polizia e oggi sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con la delega per la sicurezza nazionale, i membri del Copasir decideranno i prossimi passi: di sicuro per fine giugno verrà ascoltato lo stesso Gabrielli, secondo un calendario già definito primo dell’inizio del caso Salvini. Ma fra giugno e luglio, anche su questa vicenda, potrebbero essere ascoltati i tre direttori delle nostre agenzie di sicurezza, compreso il capo del Dis, Elisabetta Belloni. Nei prossimi giorni sei componenti del Copasir voleranno a Washington e a Bruxelles per affrontare temi sensibili di sicurezza nazionale come la disinformazione e l’infiltrazione su social e apparati pubblici e privati da parte di sistemi dittatoriali come la Russia oltre che sulla cybersicurezza e per questo incontreranno la Commissione speciale del Parlamento europeo che si è occupata di questo dossier. 4 giugno 2022 (modifica il 4 giugno 2022 | 10:08) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-06-04 14:04:00, I timori di ritorsioni con l’utilizzo di notizie riservate. Il sottosegretario risponde sul leader leghista: nessuna indagine su di lui, è grave che lo si dica, Marco Galluzzo

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