Mini call veloce 2023 GPS sostegno per assicurare docenti specializzati agli studenti, procedura Emilia Romagna delude e posti rimasti vuoti

Mini call veloce 2023 GPS sostegno per assicurare docenti specializzati agli studenti, procedura Emilia Romagna delude e posti rimasti vuoti

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Mini call veloce sostegno GPS prima fascia ed elenco aggiuntivo per aspiranti inseriti a pieno titolo: la procedura, attuata in via straordinaria nell’anno scolastico 2023/24 per coprire eventuali posti ancora disponibili dopo la procedura ordinaria di assunzione (Gae e concorsi) e lo scorrimento delle GPS sostegno provinciali. Si è dunque data la possibilità, prevista del decreto PA, di offrire questi posti a docenti specializzati di altre province con nomina a tempo determinato finalizzata al ruolo previo superamento di anno di prova e formazione + lezione simulata.

Nomine per il ruolo da GPS sostegno: sì incondizionato alla procedura

La mini call veloce sostegno è stata aperta solo in poche regioni: Veneto, Liguria, Emilia Romagna, Piemonte, Lombardia, Friuli Venezia Giulia.

In tutte le altre regioni le GPS sostegno prima fascia ed elenco aggiuntivo contengono più aspiranti rispetto ai posti a disposizione.

La fase può dirsi ormai conclusa, ma si è svolta in maniera un po’ confusionaria nei giorni a cavallo delle festività di Ferragosto, lasciando l’amaro in bocca a numerosi partecipanti.

Da un lato infatti alcuni posti non sono stati coperti per mancanza di aspiranti che hanno presentato la domanda, dall’altra soprattutto per la secondaria di secondo grado c’è stato un surplus di domande rispetto ai posti.

Alcune regioni – Piemonte, Liguria e Veneto – hanno disposto uno spostamento dei posti verso il grado con il numero più elevato di domande, operando la compensazione tra i gradi. Questo ha permesso di assicurare in classe, già da quest’anno scolastico, un numero quanto più elevato possibile di docenti specializzati e inseriti in un percorso per il contratto a tempo indeterminato.

Il Ministero contava sull’assunzione di circa 18mila nuovi insegnanti di sostegno, sommando tutte le procedure previste. Probabilmente non si arriverà a questo numero, anche se lo scorrimento della GPS è senz’altro la procedura più apprezzata perchè coniuga la presenza di docenti specializzati nel territorio da essi scelti.

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Il caso Emilia Romagna

Tanto si è parlato in questi giorni dei posti vuoti in Emilia Romagna, del rifiuto dei posti per il caro vita, delle supplenze che continueranno ad ammalare la scuola.

Riceviamo, a proposito della procedura in Emilia Romagna

“Sono una docente di sostegno che ha partecipato alla procedura c.d Mini call per altra regione. A tal proposito volevo mettere in luce la poca trasparenza da parte dell’Usr Emilia Romagna, che, ad oggi, non ha ancora reso pubblica la graduatoria di tutti gli aspiranti che hanno partecipato alla procedura come previsto dal dlgs 33 2013 Art. 1. Principio generale di trasparenza.
Inoltre non sono state adottate linee comuni da parte di tutti gli uffici scolastici: non ci sono stati scorrimenti a seguito di rinunce (procedura attuata dall’usr Sardegna) né rideterminazione del contingente per assicurare il più alto numero possibile di assunzioni nella secondaria di secondo grado ADSS, così come attuato dagli USR Piemonte e Liguria.
Non si é pensato di compensare i posti “vuoti” su altri gradi a favore della classe ADSS (in cui i posti messi a disposizione sono risultati deficitari rispetto al numero degli aspiranti) compensazione attuata dall’ USR Veneto, per assicurare maggiori assunzioni e garantire, così, continuità didattica agli alunni.”

I partecipanti alla procedura chiedono

  •  di rendere pubblica la graduatoria completa di tutti gli aspiranti alla procedura  Mini call Regione Emilia Romagna ,come previsto dal dm n.119 del 15 giugno 2023, art 5comma 7 “Il sistema informativo determina per ogni provincia e per ogni tipologia di posto di sostegno l’elenco di coloro che hanno presentato istanza , graduato sulla base degli elementi già presenti nella base dati delle GPS”
  •  di procedere agli scorrimenti delle posizioni resesi disponibili a seguito di rinunce in fase di assegnazione della provincia e alla rideterminazione del contingente per assicurare il più alto numero possibile di assunzioni su ADSS così come attuato dagli USR Piemonte e Liguria.
  •  di procedere con le surroghe per coprire i posti derivanti dalle rinunce in fase 2 così come praticato dall’URS Sardegna.
  •  alla luce dei posti residui in altri gradi sempre a seguito della procedura mini call, Regione Emilia Romagna di spostare l’aliquota rimanente a favore del secondo grado di scuola sulla classe ADSS in cui i posti messi a disposizione sono risultati deficitari al reale numero degli aspiranti, compensazione attuata dall’ USR Veneto, per assicurare maggiori assunzioni.”

Siamo certi che l’USR Emilia Romagna abbia agito nel rispetto di tutte le normative, ma forse i docenti meriterebbero una risposta anche a livello centrale dal Ministero.

Non ci possiamo fermare a

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