Minsk, il Nobel Bialiatski condannato a dieci anni tra le proteste del mondo

Minsk, il Nobel Bialiatski condannato a dieci anni tra le proteste del mondo

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di Alessandra Muglia

Il dissidente gi in isolamento. L’accusa: Finanzi le rivolte

Lo sguardo acceso e quasi un accenno di sorriso malgrado le manette. Appariva cos ieri Ales Bialiatski, l’attivista anti Lukashenko mentre ascoltava da dietro le sbarre in tribunale a Minsk il verdetto che lo ha condannato a dieci anni di carcere per il suo lavoro di promozione dei diritti umani e della democrazia. Quella stessa attivit che gli valsa a ottobre il Nobel per la pace. Processati con lui due attivisti: li aspettano 7 e 9 anni di reclusione. Ho visto gli occhi di Ales e degli altri. Non mostrano disperazione, ma energia e voglia di continuare la lotta. Sanno che stanno facendo la cosa giusta ha osservato Svetlana Tsikhanovskaya, la leader dell’opposizione bielorussa in esilio.

Bialiatski, oggi sessantenne, combatte contro i soprusi del potere da quando era ragazzo. Era gi stato in carcere pi volte in passato, ma mai per pi di 15 giorni. Ora si parla di anni: da quando l’ultimo dittatore d’Europa impegnato a reprimere con ogni mezzo l’ondata di dissenso esplosa dopo la sua rielezione tre estati fa, stata bandita anche la sua Viasna, il centro per i diritti umani fondato nel 1996 per dare assistenza finanziaria e legale ai prigionieri politici. Nessuno dei suoi compagni ha quindi potuto presenziare ufficialmente al verdetto, pronunciato in un’aula quasi deserta: accesso vietato anche ai diplomatici europei. A seguire il processo da lontano, la sua collega Natallia Satsunkevich, costretta a espatriare due anni fa, inseguita dalle stesse accuse: contrabbando di denaro e finanziamento di attivit di gruppi che hanno violato l’ordine pubblico. Viasna e altre ong sono state bandite, e chi non fuggito finito in carcere. Bialiatski si trova in cella dal luglio 2021.So che Ales confinato in un posto angusto, senza luce n acqua corrente. La prigione un edificio fatiscente, sono stipati anche in 20 in una cella — racconta lei al Corriere — . La cosa pi terribile che non pu vedere nessuno, nemmeno i familiari. Ammesso solo l’avvocato, ma i loro dialoghi sono registrati dice. Da quando stato arrestato ha potuto incontrare sua moglie, Natalia Pinchuk, soltanto una volta, a novembre. Poi pi nulla. Ora parla di accuse inventate. terribile quando pensi a ci per cui sono stati condannati. Nonostante tutti quei 284 volumi del fascicolo penale, l’accusa non ha potuto fornire alcuna base probatoria ha chiarito la donna, sul sito di Viasna. La ong conta 1458 prigionieri politici nel Paese. La Bielorussia in prigione, i tribunali funzionano come un nastro trasportatore aveva attaccato lei alla cerimonia dei Nobel.
Palina Brodik, attivista del Free Belarus Center, conferma: Anche se non ci sono pi proteste, la repressione in Bielorussia non si fermata, la caccia ai manifestanti del 2020 si anzi intensificata dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina.
Il caso ha riacceso i riflettori del mondo sulla brutalit del regime: condanne di leader politici — da Ursula von der Leyen ad Antony Blinken — e solidariet della gente comune, con mobilitazioni davanti alle ambasciate bielorusse in pi citt. Peccato che Bialiatski non possa sapere che gran parte del mondo tifa per lui.

4 marzo 2023 (modifica il 4 marzo 2023 | 14:09)

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