di Franco StefanoniNon andiamo in giro a fare attivit predatorie. Mohammed Shia Al Sudani, premier a Bagdad: L’Iraq pronto a fornire all’Italia ci di cui ha bisogno in termini di petrolio e gas La presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, arrivata questa mattina a Bagdad, in Iraq, accolta dal premier Mohammed Shia Al Sudani. Meloni ha fatto visita all’ambasciata italiana (ricevuta dall’ambasciatore Maurizio Greganti) e ai militari del primo reggimento Tuscania e tredicesimo reggimento Friuli-Venezia Giulia dell’Arma dei carabinieri. I vostri sacrifici danno alla nazione uno straordinario lustro, le parole della premier, quando si va fuori dai confini nazionali ci si rende conto di quanto siamo considerati. L’unico posto in cui non ci si rende conto , per paradosso, l’Italia. E sulla cooperazione: il motivo per cui siamo ben voluti, il motivo per cui non andiamo in giro a fare attivit predatorie, noi andiamo in giro a lasciare un pezzo di Italia. Le operazioni Le due le principali missioni in Iraq che vedono coinvolta l’Italia sono Inherent resolve, lanciata nell’ottobre 2014 con la partecipazione di 79 Paesi e cinque organizzazioni internazionali, e Prima Parthica, in chiave anti terroristica, con la fornitura di personale di staff (circa 1.100 uomini) ai comandi multinazionali situati in Kuwait e in Iraq (Bagdad ed Erbil), nonch assetti e capacit di addestramento e assistenza rivolti alle forze armate e di polizia irachene, oltre che alle forze di sicurezza curde. Il ruolo dell’Italia nel Paese arabo poi culminato con l’assunzione nel maggio scorso del comando della Missione Nato in Iraq (Nmi) guidata dal generale Giovanni Maria Iannucci. Passi avanti nella sicurezzaIl legame tra Roma e Bagdad non soltanto militare. Nel Paese operano 16 importanti aziende italiane, principalmente nei settori dell’energia e delle infrastrutture. Shia Al Sudani ha annunciato: L’Iraq pronto a fornire all’Italia ci di cui ha bisogno in termini di petrolio e gas. E inoltre: Abbiamo espresso la nostra disponibilit a sviluppare la cooperazione economica in tutti i settori, in particolare agricoltura, acqua e sanit. Tra gennaio e settembre 2022 le esportazioni verso Bagdad hanno superato i 526 milioni di euro, il 13 per cento in pi rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, mentre le importazioni dall’Iraq hanno raggiunto 3,970 miliardi di euro, in aumento del 74,9 per cento su base annua. Sono davvero molto lieta di essere oggi qui in Iraq in quello che rappresenta la mia prima missione bilaterale fuori dall’Europa, ha commentato quindi Meloni, l’Iraq un Paese amico che ha dimostrato ancora una volta di credere nella democrazia con la recente formazione del governo. L’Iraq una nazione che ha compiuto importanti passi avanti sul piano della sicurezza e della stabilit politica e che dal nostro punto di vista pu guardare con ottimismo alla ricostruzione. Rapporti con radici profondeLa visita di Meloni si svolge infatti in un anno in cui l’Iraq ha assistito a cambiamenti significativi a livello politico. Dopo una crisi istituzionale protrattasi per quasi un anno, a seguito delle elezioni legislative anticipate del 10 ottobre dello scorso anno, il Paese ha visto, a ottobre scorso, dapprima l’elezione di un nuovo presidente della Repubblica, Abdul Latif Rashid, e poi di un nuovo premier, Mohammed Shia al Sudani. L’Italia stata sempre al fianco dell’Iraq nella sua rinascita, ha aggiunto perci la premier, le nostre relazioni bilaterali sono intense e hanno radici profonde. Collaboriamo dal punto di vista energetico, industriale e culturale. Dobbiamo ora fare di pi e rafforzare il nostro partenariato. Il 2023 deve rappresentare l’anno della svolta delle nostre relazioni bilaterali. 23 dicembre 2022 (modifica il 23 dicembre 2022 | 17:06) © RIPRODUZIONE RISERVATA