Mobilità 2023-2024, la scelta delle sedi tra preferenze puntuali e sintetiche

Mobilità 2023-2024, la scelta delle sedi tra preferenze puntuali e sintetiche

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La scelta delle preferenze nella mobilità docenti 2023-2024 è molto importante per il raggiungimento dell’obietivo che il docente si è prefissato in fase di presentazione dell’istanza. Bisogna ricordare che per la scuola secondaria è possibile indicare, nella domanda di mobilità, sino ad un massimo di 15 preferenze, anche per l’infanzia e la primaria le preferenze esprimibili sono al massimo 15.

Tipologie di preferenze esprimibili

Nella domanda di mobilità docenti 2023/2024, la cui presentazione sarà attiva nella prima quindicina di marzo 2023, sarà possibile, per la scuola secondaria di I e II grado, indicare fino ad un massimo di 15 preferenze. Le preferenze esprimibili sono di tipo puntuale e di tipo sintetico.

Le preferenze puntuali sono quelle di scuola, le sintetiche sono distretti, comuni e province.

Bisogna sapere che la scuola secondaria di primo e di secondo grado, le modalità di assegnazione delle cattedre orario, sia nei movimenti a domanda sia nei trasferimenti d’ufficio, sono le seguenti:

1) in caso di preferenza puntuale (singola scuola o istituto) sono esaminate in stretto ordine sequenziale: a) le cattedre interne alle scuole; b) le cattedre orario esterne dello stesso comune; c) le cattedre orario esterne tra comuni diversi;

2) in caso di preferenza sintetica (comune, distretto, provincia) sono esaminate in stretto ordine sequenziale: a) le cattedre interne per ciascuna scuola o istituto compreso nella singola preferenza sintetica, secondo l’ordine del bollettino; b) le cattedre orario esterne con completamento all’interno del comune per ciascuna scuola o istituto, secondo l’ordine del bollettino; c) le cattedre orario esterne con completamento anche tra comuni diversi, secondo l’ordine del bollettino;

In caso di mancato soddisfacimento sulla preferenza esaminata, puntuale o sintetica, si procede all’esame delle successive preferenze, sempre secondo i sopra esposti criteri.

Quindi in un’unica domanda di mobilità territoriale si può richiedere la mobilità provinciale e quella interprovinciale.

Quini è utile ripeterlo, iacscun docente potrà esprimere con un’unica domanda fino a quindici preferenze indicando le
scuole, ovvero un codice sintetico (comune o distretto) sia per la mobilità intraprovinciale che per quella interprovinciale; in tale ultimo caso sarà possibile esprimere anche codici sintetici di una o più province.

Codice puntuale potrebbe prevalere su codice sintetico

Supponiamo che in un dato comune X di una provincia Y, ci sono disponibili due cattedre in due scuole differenti A e B e due docenti C e D titolari entrambi nella provincia Y partecipano alla mobilità per ottenere la titolarità nelle cattedre A e B. Tenendo conto che il docente C, con punti 30, chiede, con codice puntuale, prima la scuola A e poi la scuola B, mentre il docente D, con 100 punti, chiede, con codice sintetico, il comune X in cui ci sono disponibili solo le cattedre A e B, si avrà che la cattedra A verrà assegnata al docente C che ha meno punti del docente D, al quale invece andrà la cattedra B. Questo è un esempio che fa comprendere come la preferenza puntuale potrà essere più favorevole della preferenza sintetica.

Bisogna comunque sapere, almeno di cancellazione totale di tutti i vincoli, che chi chiede preferenza puntuale di una scuola, in caso di ottenimento del trasferimento resta vincolato a quella scuola per un triennio. L’ottenimento del trasferimento tramite preferenza sintetica, nella mobilità di II fase (provinciale) non produce nessun vincolo.

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