Si è da poco conclusa la riunione tra i rappresentanti del Ministero e i sindacati sulla mobilità 2023-24. Secondo quanto raccolto da Orizzonte Scuola è fumata nera sui vincoli. Per i tecnici di Viale Trastevere, forti del parere dell’Avvocatura dello Stato e del Ministero della Funzione Pubblica, si applicano a tutti gli assunti nel 2022-23. I sindacati non ci stanno e hanno chiesto un incontro politico.
Il presidente di Anief, Marcello Pacifico, al termine dell’incontro, si dice deluso per quanto emerso: “L’amministrazione non arretra sulla questione, ma tutti i sindacati sono concordi nella richiesta di un incontro politico con i rappresentanti del Ministero dell’Istruzione e del Merito. La riforma sul PNRR riguarda il futuro della scuola e il personale non può essere bloccato da norme assurde, con nessuna incidenza diretta sulla continuità didattica. Addirittura, la verità è che questa posizione di fermezza gratuita, in presenza di posti liberi va a penalizzare il servizio, oltre che a mortificare il diritto al ricongiungimento alla famiglia. A questo punto è bene che chi guida il ministero dell’Istruzione si renda conto a cosa sta andando incontro”.
Non si esclude che il Ministero dell’Istruzione e del Merito possa, con un atto unilaterale, decidere per la promulgazione dell’ordinanza. La data ipotetica per l’avvio delle operazioni, per il personale docente, sembra sia quella del 24 febbraio con chiusura della procedura prevista per il 10 marzo. Date, però, tutte ancora suscettibili di variazioni considerato che è ancora in corso la trattativa tra le parti.
Cosa ha proposto il Ministero dell’Istruzione e del Merito
Per il personale docente, secondo quanto raccolto, vengono riproposti tutti i vincoli triennali: sia per i neoassunti in ruolo a.s. 2022/23, sia per tutti i docenti assunti in ruolo a.s. 2021/22 e anni scolastici precedenti, se, nell’a.s. 2022/23, hanno ottenuto un movimento in altra provincia.
, , https://www.orizzontescuola.it/feed/,