Tiene banco la questione della mobilità con l’ordinanza per le domande relative al prossimo anno scolastico che potrebbe arrivare entro la settimana.
I sindacati non sono d’accordo con la firma di un contratto che mantenga il vincolo di permanenza sulla sede di prima assegnazione per i docenti neoassunti. Al contrario, il Ministero dell’Istruzione sta continuando a dialogare con la Commissione Europea per escludere gli insegnanti assunti lo scorso anno dall’applicazione della riforma del vincolo, per cui l’Italia ha già ricevuto una parte dei finanziamenti Pnrr. La modifica legislativa è necessaria per sbloccare la mobilità per gli insegnanti assunti a settembre 2022. Serve infatti una modifica legislativa non essendo sufficiente hanno chiarito sia l’Avvocatura dello Stato che la Funzione Pubblica la semplice modifica operativo sul CCNI sulla mobilità.
I tempi sono strettissimi e le operazioni di mobilità devono essere comunicate entro la settimana per garantire un regolare inizio.
Come è noto, la mobilità è il primo passo di una serie di azioni che devono essere espletate in successione, come i trasferimenti, le immissioni in ruolo e le supplenze. L’anno scorso, la procedura è stata avviata il 25 febbraio, che è considerata una data limite dai tecnici del ministero.
L’irrigidimento dei sindacati, che stanno chiedendo un confronto politico, potrebbe costringere il Ministero a un atto unilaterale, un’ordinanza che permetta a coloro che possono chiedere il trasferimento di farlo. Il vincolo di permanenza è una condizione imprescindibile per la firma del contratto, secondo i sindacati. Il Ministero ha ribadito che a legislazione vigente non è possibile rimuovere i vincoli introdotti dal DL 36/2022 e dal DL 73/2021.
Secondo quanto risulta a Italia Oggi, il ministero, per scongiurare la rottura, ha proposto ai sindacati di sottoscrivere una nota a verbale del contratto con la quale si impegnava a riaprire i termini della mobilità agli esclusi in caso di evoluzione del quadro normativo, ma i sindacati non avrebbero accettato questa soluzione.
Le forze sindacali hanno chiesto un incontro politico con il Ministero e novità potrebbero arrivare nelle prossime ore.
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